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8 dicembre 2023

Padre Settimio Zimarino, Canzoni di Natale e pastorali.



NELLA FREDDA GROTTA
versi P.G.'D'ANTONIO
musica S. ZIMARINO

NINNA NANNE E LU BAMBINE
versi don Mario Di Cola
musica Settimio Zimarino
Corale "Armonie D'Abruzzo" Pescara

ALLA FREDDA TUA CAPANNA
di P.G.D'Antonio, S. Zimarino
Corale "E. Corbetta" Versione integrale di 4 strofe

NINNA NANNA
versi Luigi Dommarco
musica S. Zimarino
Maggiolata di Ortona, 1939

AL MITE LUME

NINNA NANNA AL BAMBINO
di De Titta-Zimarino
versione italiana della Corale E. Corbetta di Bergamo

VENITE A BETLEMME!
versi P.G.D'ANTONIO
musica S. ZIMARINO

PIVA PIVA PASTORALE
per zampogna

VENITE, CANTIAMO!
di P.G.D'ANTONIO
S. ZIMARINO

26 dicembre 2020

Angelo Iocco, La tradizione del Natale abruzzese nelle opere di Padre Donatangelo Lupinetti e Padre Settimio Zimarino.


 
La tradizione del Natale abruzzese nelle opere di Padre Donatangelo Lupinetti e Padre Settimio Zimarino

di Angelo Iocco.

Come scriveva nei suoi tre volumi delle Tradizioni socio-melodiche abruzzesi, pubblicate dalla Rivista Abruzzese di Lanciano nel 1983 (uno studio complessivo sul folklore abruzzese delle varie ricerche da egli svolte a partire dagli anni '30 in regione), Padre Donatangelo Arturo Lupinetti sentiva il bisogno di raccogliere e conservare i rimasugli della tradizione orale abruzzese, e di tramandarli ai posteri. E infatti nell'ultimo di questi volumi Padre Lupinetti trascrisse tutte le composizioni, canti questuanti, di Natale, di Sant'Antonio abate, della Passione, gli Inni ai Santi e alla Madonna ecc., cercando di ricostruire lo spartito con le note sul pentagramma.
E' stato rilevato che Padre Lupinetti insieme a Padre Settimio Zimarino da Casalbordino, ambedue religiosi (l'uno frate francescano osservante, l'altro cappuccino), da un lato ha contribuito enormemente a salvare dall'oblio gran parte del patrimonio orale abruzzese, non solo preghiere, motti, orazioni, ma come fecero Antonio De Nino e Gennaro Finamore, anche novelle popolari, in lingua e in dialetto. In questa sezione si parlerà del Natale, e nella tradizione abruzzese, gli usi che concernono le credenze del ciocco benedetto per il fuoco, della cenere da conservare e spargere, del calendario lunare ecc., sono stati già sufficientemente trattati da altri demologi abruzzesi e non. L'interesse particolare di Padre Lupinetti e Padre Zimarino è più semplice, più "popolare", mira alla schiettezza e alla immediata documentazione di un patrimonio ormai cristallizzatosi nei secoli in Abruzzo, Molise e Puglia, come la cantata dei pastori attorno al Presepe vivente, la Novena dell'Immacolata, la recita di una poesia sacra alla mangiatoia del Bambino nel Presepe.

Lupinetti infatti trascrisse e riscrisse lo spartito di una celebre novena natalizia, nota come ''Novena dell'Immacolata'', di recente riproposta in CD, in seguito fece conoscere un'altra canzone assai antica dell'Abruzzo (pare risalga al XVIII secolo), trascritta prima da Antonio De Nino negli ''Usi abruzzesi'' e poi nel 1916 da Gabriele d'Annunzio per le sue poesie sulle tradizioni popolari d'Abruzzo (il quale però copiò esattamente dal testo deniniano!); si tratta di ''Gesù Bambine nasce nghe tanta puvertà''. 

Gesù Bambine nasce

Nghe tanta puvertà.

Nen ha ne panne e fasce,

nnè foche p’ariscallà.

23 dicembre 2020

Padre Settimio Zimarino, Alla fredda tua capanna. Canto natalizio.






Padre Settimio Zimarino
Al secolo Carmine Antonio, Padre Zimarino nacque a Casalbordino l’8 gennaio 1885. 
Entrò nell’ordine dei Frati Minori il 17 settembre 1900. Il 12 giugno 1908 venne ordinato sacerdote francescano nel convento di San Nicola in Sulmona. Studiò al Liceo musicale “Giacchino Rossini” di Pesaro (ora Conservatorio) con i maestri Zanella e Cicognani conseguendo il diploma in composizione nel 1916. 
Dopo un primo incarico come organista nella cattedrale di Lanciano, qui iniziò la sua attività di compositore e di direttore. 
Si trasferì poi a Chieti dove per 25 anni insegnò musica nel Pontificio Seminario abruzzese, suonando inoltre in varie chiese e in particolare nella Cattedrale di San Giustino. 
La figura di padre Settimio Zimarino è inevitabilmente legata alle sue caratteristiche “Pastorali” natalizie, così candide e deliziose, così francescanamente povere e nello stesso tempo ricche di suggestione e di atmosfera. 
Lapide casa natale, Casalbordino
Pastorali per canto e per organo, nelle quali profuse il suo animo sereno di fanciullo e la sua concezione della musica. 
Autore molto prolifico, particolarmente nell'ambito della musica sacra, è ricordato soprattutto per quello che è considerato il suo capolavoro: l’oratorio “L’Apoteosi del Poverello di Assisi” eseguito per la prima volta in versione integrale nel 2002 a Milano nella Chiesa di S. Giovanni Battista alla Creta dal Coro Luigi Gazzotti di Modena. 
Partecipò alle Maggiolate di Ortona con lo pseudonimo di Ezio Marino. 
Morì a Chieti il 7 febbraio del 1950.

Padre Settimio Zimarino