11 novembre 2024
Il dialetto Abruzzese.
28 settembre 2024
Guido Albanese - Modesto Della Porta, "Vùjje pijà' la mojje - (Lu citrone)", canzone abruzzese, 1938.
26 marzo 2024
Modesto Della Porta, il Poeta d’Abruzzo e del Ta-pù.
Modesto
Della Porta, il Poeta d’Abruzzo e del Ta-pù
di Angelo Iocco
L’Abruzzo
è Modesto Della Porta. Guardiagrele è Modesto Della Porta.
Nel
panorama della Poesia dialettale abruzzese, non possiamo non parlare del
Nostro. Talmente amato era, e popolare, che ad esempio quando estrassero i
corpi dei Caduti della tragedia di Marcinelle nel 1956, nella tasca di un opera
fu trovata una copia sgualcita della sua raccolta di liriche Ta-pù, lu trumbone d’accumpagnamente.
Nacque
il 21 marzo 1885, il primo giorno di primavera, e come lui diceva: La primavere è ‘ntrate, e i’ so’ scite.
In questo saggio offriamo un sunto della vita e delle opere del Nostro,
ampiamente studiato da Vito Moretti Nei Saggi
di bibliografia Dellaportiana e in Per
Modesto Della Porta. Saggi e apparati critici,
in cui il Moretti riordina criticamente la composizione delle sue poesie, in
ordine cronologico, con le diverse varianti dei manoscritti, e in allegato la
commedia incompiuta de La Commedie di
Cicche di Sbrascente.
Nato
a Guardiagrele, da Donato e Maria Vitacolonna, frequentò la scuola elementare e
in parte la scuola media. Purtroppo dovette interrompere gli studi molto
presto, e ciò lo segnerà a vita, non avendo potuto ricevere una formazione
educativa completa. Divenne un sarto quale era la professione del padre, ed
esercitò il mestiere nel suo paese e a Roma, ma amava comporre poesie che
era solito recitare agli amici. Inizialmente pubblicò in periodici locali. Le
poesie erano d'occasione (es: La pescherella), soprattutto per
satira (L'amore de le 'hette - Lu pallune), inaugurazioni o matrimoni,
come quello dell'amico Zopito Valentini direttore della rivista
"Aprutium".
Le prime poesie e
vita di paese
Aveva
un fratello, Remo (1887-1986) e la sorella Concetta, che consegneranno le sue
carte dopo la morte nel 1938. Remo e Modesto inizialmente furono di idee
giolittiane e antisocialiste, a seguire di queste scelte, negli anni 1920
Modesto ebbe contrasti anche con gli amici come Gino Orlando, col quale si
divertiva adesso in paese in compagnia del pittore Tommaso Cascella nelle
taverne.
Il sentimento libero e critico e poco incline all'accomodamento fascista, portarono nel 1926 Modesto e Remo a essere schedati come antifascisti dal podestà Guido Cristini e a subire delle vessazioni. Nel frattempo Modesto intrattenere rapporti con vari personaggi dell'intellighenzia abruzzese e no, come il senatore Raffaele Caporali, Raffaele Paolucci di cui era fervido ammiratore, Luigi Polacchi, Guido Albanese. A Caporali dedicò un sonetto N'avetra canzune in occasione di una cerimonia. Con Polacchi partecipò alla fondazione nel 1934 della Casa della Poesia a Pescara, un cenacolo di intellettuali abruzzesi. Negli anni 1920 Modesto partecipò alla Festa delle Canzoni abruzzesi di Lanciano e a qualche festa delle Maggiolate a Ortona con delle canzoni (Amore vecchie e amore nove - Vujje pijà la moje - Carufine). Avendo vinto il primo premio alla Festa delle canzoni di Lanciano, suscitò l'ira dei più famosi poeti abruzzesi come Cesare De Titta, Giulio Sigismondi, Evandro Marcolongo, e del professor Federico Mola di Orsogna; al contrario fu difeso dallo scrittore Giuseppe Mezzanotte di Chieti e da Camillo De Nardis da Orsogna famoso musicista a Napoli.
Il
Della Porta era accusato di essere un intruso in questi concorsi, uno scrittore
poco istruito e di serie B, generando vari strascichi polemici. L'unica sua
canzone di cui resta lo spartito di G. Albanese è Vujje pijà la mojje.
Le poesie più
impegnate
Amareggiato
anche dalle vessazioni degli esponenti del fascismo, ragion per cui fu
costretto a dare il buon esempio iscrivendosi al partito, e tirando un sospiro
di sollievo qiando per malgoverno fu deposto il podestà Cristini, e inoltre
deluso dal fatto di non essere considerato tra i poeti d'Abruzzo, Modesto fu
difeso dall'amico professore Luigi Polacchi e Alfredo Luciani; tra gli altri
amici aveva il pittore Michetti, Federico Spoltore, il comico Alfredo Bontempi.
In questo contesto, Modesto si inserì nel dibattito circa il nuovo teatro
dialettale abruzzese, si esibì nei teatri regionali suscitando applausi, e
scrisse alcuni copioni poi andati persi, di cui restano i due atti di Cacce
su rospe, una rielaborazione della famosa parabola biografica del bandista
Francesco "Cicche" Di Sbrascente, pubblicata da Vito Moretti a
Guardiagrele nel 1999 ("Per Modesto Della Porta: inediti e apparati
critici", Guardiagrele 1999).
20 dicembre 2023
Modesto Della Porta, Poesie, Chieti, Tip. Marchionne, 1956.
23 dicembre 2022
Modesto Della Porta, La Novena di Natale.
25 settembre 2022
Modesto Della Porta - Le poesie, lette da Elia Iezzi.
Da: Chieti Per Sempre Abruzzo 1998
Modesto Della Porta, Serenate a Mamma
Da: Video35190
8 maggio 2022
"Serenata a mamma", canzone abruzzese di Modesto Della Porta - Coro "Vito Olivieri" San Vito Chietino.
27 agosto 2021
8 novembre 2020
Modesto Della Porta, Ta-pù, Lu trumbone d'accumpagnamente.
Modesto Della Porta, Ta-pù, Lu trumbone d'accumpagnamente.