30 settembre 2025
28 settembre 2025
Musicisti Abruzzesi: Alfonso Cipollone di Fara San Martino.
Musicisti Abruzzesi: Alfonso Cipollone di Fara San Martino
di Angelo Iocco
Sin da giovanissimo
manifestò la sua passione per la musica che lo condusse a studiare pianoforte a Lanciano con
il maestro Francesco
Masciangelo e poi a trasferirsi
a Napoli presso il Collegio di San Pietro a Majella, dove studiò armonia e
contrappunto con Michele Ruta.
Nel 1870, dopo il
conseguimento del diploma, si trasferì definitivamente a Teramo, dove iniziò la
sua attività principale, l’insegnamento.
25 settembre 2025
Valerico Laccetti, “Le gioie della famiglia”, 1885.
Valerico Laccetti (Vasto, 1836 - Roma, 1909)
“Le gioie della famiglia”, 1885
Olio su tela, cm. 40x65
Collezione privata.
24 settembre 2025
Abruzzo. La rete dei Tratturi, le antiche strade.
19 settembre 2025
La Cucina Vastese, a cura di Pino Jubatti.
Cucina Vastese: Piatti
La Cucina Vastese è a base soprattutto di Pesce dell'Adriatico
Tra le squisitezze autenticamente vastesi occorre segnalare:
Condimenti, sughi e intingoli:
-
Aglio, olio e peperoncino piccante in polvere;
-
Brodo di carne (gallina, gallinaccio, pollo o vitello);
-
Brodo di pesce fresco con pomodoro;
-
Brodo di pesce senza pomodoro;
-
Brodo vegetale;
-
Condimento alle erbe (peperoni, carote e zucchine a lische, in bianco);
-
Friarelli (peperoni verdi);
-
Intingolo di Zia Libbrate (al sugo nero di seppie);
-
Marinata composta detta tipo scapece;
-
Marinata semplice detta carpiselle;
-
Odori e peperoncino piccante conservati sott'olio;
-
Pomodori spezzati (trattati e con aggiunta di basilico) fatti bollire in
bottiglia ermetica;
- Ragù
di castrato;
- Ragù
di agnello e peperoni;
- Ragù
(lu rentrocele);
-
Salsa ristretta (al sole) di pomodoro fatta in casa;
-
Soffritto semplice di cipolla (o di aglio);
-
Soffritto di cipolla con guanciale (con o senza pomodoro);
- Sugo
al carciofo;
- Sugo
di carni assortite (majale, vitello, pollo) e pomodoro.
- Sugo
finto;
- Sugo
di frutti di mare (o di soli molluschi; di pesce; di crostacei); al pomodoro;
- Sugo
(ristretto) di pesce con pomodoro;
- Sugo
(umido) di pomodoro;
Antipasti e Contorni:
-
Acciughe al tartufo; crude al limone; in salsa piccante;
-
Acciughe all' abruzzese;
-
Acciughe crude al limone;
-
Acciughe in salsa piccante;
- Alici spinate a la carpiselle;
- Cannolicchi gratinati;
- Capesante brasate con leggera fonduta e tartufo bianco
-
Capesante gratinate;
-
Cicale (Panocchie) al Forno;
-
Cicale (Panocchie) con aglio, olio e limone;
-
Cicale (Panocchie) in salsa aromatica
-
Cozze al dragoncello;
-
Cozze al forno;
-
Cozze alla birra;
-
Cozze alla marinara;
-
Cozze con aglio e prezzemolo;
- Cozze
gratinate con guscio;
-
Cozze gratinate senza guscio;
-
Cozze ripiene;
-
Gamberoni e zucchine;
-
Lumache di mare in insalata;
-
Panocchie (Cicale) con aglio, olio e limone; al forno; in salsa aromatica;
ripiene;
-
Pilìuse (polpa) all'agro;
-
Polipi veraci in insalata;
-
Vongole al basilico; alla marinara;
-
Cestini di vongole all'arancia;
-
Coctail di scampi;
-
Crudo assortito di mare;
-
Friarelli (peperoni veri);
-
Giardiniera di moscardini e frutti di mare;
-
Insalata di frutti di mare;
-
L'Acqua - Sale (l'Accasále);
- Patè
di tonno;
-
Polpette al Purgatorio;
-
Scapàce di Vasto (sorta di pesce marinato allo zafferano), ."al verde";
- Scarpitelle di cannizze con prezzemolo e peperoncino piccante;
-
Sformato tricolore (peperoni - patate - pomodori);
- Spiedini
di Cozze;
-
Spiedini di gamberoni e zucchine
-
Tartine miste di pesce;
-
Timballini di melanzane ai frutti di mare;
-
Vongole al basilico;
-
Vongole alla marinara;
16 settembre 2025
2 settembre 2025
Brigata Maiella, storia di una resistenza insolita (audio).
31 agosto 2025
21 agosto 2025
Pasquale Maria Liberatore, "Pensieri civili economici sul miglioramento della Provincia di Chieti umiliati al Regal Trono dall’Avvocato P. Liberatore", voll.1-2, Napoli, 1806.
20 agosto 2025
Annalisa Colecchia, Dinamiche paesaggistiche nell’Appennino abruzzese.
Dinamiche paesaggistiche nell’Appennino abruzzese
di Annalisa Colecchia
FIG. 1
FIG. 2
La dorsale centro-appenninica era percorsa da un reticolo di sentieri, tratturi e strade, come la Via degli Abruzzi che metteva in comunicazione Napoli e Firenze e attraversava le aree interne dell’Abruzzo e del Molise; altrettanto capillare era il sistema di bracci e tratturi che confluivano nelle direttrici Abruzzo-Puglia. Pratiche agricole stagionali erano realizzate in spazi ridotti, nelle conche prossime ai pascoli d’altura e lungo i pendii terrazzati.

Fig_03
Le forme di gestione comunitaria rivestivano un’importante funzione di supporto sociale e permettevano di conciliare pastorizia e agricoltura e di combinarle con altre attività quali la silvicoltura e l’uso delle risorse boschive spontanee. Sono documentati i sistemi a campi aperti, le cui tracce sussistono ancora in alcune zone della Maiella e soprattutto del Gran Sasso aquilano (fig. 3), e le difese, ossia pascoli alberati gravati da diritti di uso civico e riconoscibili per la potatura a capitozza e per il diradamento degli alberi in corrispondenza delle radure (fig. 4). Significativi sono il recupero delle forme tradizionali di allevamento brado e il coinvolgimento delle comunità nella coltivazione e nella commercializzazione delle antiche cultivar autoctone.

Fig_04
Nei bacini idrografici dei fiumi Lavino, Orfento e Orta, caratterizzati da giacimenti di bitume, i paesaggi agropastorali si intersecano con quelli minerari. Gli affioramenti, già individuati nel neolitico, sono stati ampiamente utilizzati in età romana e sfruttati industrialmente a partire dalla metà del XIX secolo. Interessante per l’aspetto della continuità è il sito di Acquafredda occupato da un’estesa miniera a cielo aperto: l’area produttiva, sfruttata fino alla metà del secolo scorso, è oggi coperta da vegetazione spontanea, da strati di crollo e da tracce di frequentazione pastorale contemporanea o successiva alla dismissione delle miniere (fig.5).

Fig_05
L’indagine autoptica, calibrata sull’andamento dei sentieri e indirizzata dallo studio toponomastico e archivistico, ha permesso l’individuazione e il posizionamento tramite GPS di numerosi imbocchi.
Bibliografia e sitografia essenziale
AGNOLETTI M. (ed.), Italian Historical Rural Landscapes. Cultural Values for the Environment and Rural Development, London / New York, pp. 403-418.
BROGIOLO, G.P., COLECCHIA, A. 2017, Tra archeologia della complessità e archeologia dei paesaggi, «Scienze Del Territorio» 5, pp.87-92.
COLECCHIA A. 2019, Community heritage and heritage community. Participatory models of cultural and natural heritage management in some inner areas of the Abruzzo region, «Il Capitale Culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage», 9 / 2019, pp. 125-160.
COLECCHIA A., AGOSTINI S. 2014, Economie marginali e paesaggi storici nella Maiella settentrionale (Abruzzo, Italia), «Post-Classical Archaeologies» 4, pp. 219-258.
<http://www.parcomajella.it>
<http://www.gransassolagapark.it>
Didascalie figure Fig. 1. Panoramica del versante a nord-ovest di Colle Civita (ortofoto 2010). Si notano, accanto alle strutture pastorali, i residui di paesaggi agrari (cumuli di spietramento, muri in pietra a secco, capanne). Fig. 2. Complesso agro-pastorale di Colle Civita, in comune di Roccamorice. Fig. 3. Campi aperti di depressione irrigua che circondano l’abitato di S. Stefano di Sessanio (foto prof. Iacopo Calci). Fig. 4. Bosco di Sant’Antonio (Pescocostanzo). Esempio di capitozzatura, potatura praticata a circa 2 metri di altezza per approvvigionare di frasche ed essenze legnose il bestiame e per assicurare ombra agli animali evitando danni ai ricacci. Fig. 5. Distretto minerario di Acquafredda. Uno degli ambienti ricavati nel fronte di cava e riutilizzati come riparo pastorale dopo la dismissione della miniera.
Da: civiltaappennino