7 aprile 2024
Canti abruzzesi del Coro Folk Jolly di Tollo del M° Guglielmo Gialloreto.
30 luglio 2023
Antonio Mezzanotte, Quando i Turchi attaccarono Pescara.
17 gennaio 2023
Giuseppe Lorentini, Perché l’Abruzzo? Un arcipelago di campi di concentramento fascisti durante la Seconda Guerra Mondiale (1940-1943).
Costantino Di Sante, Dall’internamento alla deportazione. I campi di concentramento in Abruzzo (1940-1944).
Costantino Di Sante
Dall’internamento alla deportazione
I campi di concentramento in Abruzzo (1940-1944)
Indice
- 1.1. Le prime disposizioni del regime fascista
- 1.2. Il primo campo di concentramento
- 1.3. L’applicazione delle norme di sicurezza
- 1.4. Le disposizioni contro gli ebrei
- 1.5. L’internamento nell’organizzazione della
nazione alla guerra
- 1.6. L’internamento e le altre forme di
repressione
- 1.7. Prescrizioni per i campi di concentramento
- 1.8. I primi internati
- 1.9. Categorie di internati
- 1.10. I campi di concentramento in Italia
II. Abruzzo
regione d’internamento
- 2.1. Località di internamento e campi di
concentramento in Abruzzo
- 2.2. L’istituzione dei campi di concentramento
- 2.3. Casoli, il campo per gli ebrei
- 2.4. Il campo di concentramento nell’asilo
infantile "Principessa di Piemonte" a Chieti
- 2.5. Il campo per gli italiani
"pericolosi" di Istonio Marina (Vasto)
- 2.6. Il campo di smistamento di Lama dei Peligni
- 2.7. Il campo femminile di Lanciano
- 2.8. Tollo, il campo per i comunisti Jugoslavi
- 2.9. L’unico campo in provincia di Pescara a
Città S.Angelo.
- 2.10. Il campo di concentramento nella città
fortezza di Civitella del Tronto
- 2.11. Il campo di concentramento nella Badia
Celestina di Corropoli
- 2.12. I cinesi internati nella Basilica di
S.Gabriele a Isola del Gran Sasso
- 2.13. I campo di concentramento di Nereto
- 2.14. I campo di concentramento di Notaresco
- 2.15. I campi di concentramento di Tortoreto
Stazione (Alba Adriatica) e Tortoreto Alto
- 2.16. Gli zingari internati nel campo di
concentramento di Tossicia
III. La
gestione e la vita nei campi di concentramento
- 3.1. Direzione e vigilanza dei campi di
concentramento
- 3.2. L’alimentazione
- 3.3. Sussidi e assistenza
- 3.4. Condizioni igieniche e sanitarie
- 3.5. Corrispondenze Postali
- 3.6. Lavoro e tempo libero
- 3.7. Sovraffollamento e spostamenti
- 4.1. Gli internati e i campi di concentramento
durante i quarantacinque giorni
- 4.2. I campi di concentramento dopo l’8 settembre
- 4.3. La persecuzione degli ebrei e le
"anticamere dello sterminio"
- 4.4. L’occupazione tedesca, gli internati e i
campi di concentramento abruzzesi
- 4.5. Il Konzentrationlager di Teramo
- 4.6. Il contributo alla resistenza degli
internati
- 4.7. Dalla deportazione alla liberazione
Bibliografia (non fornita dall'Autore)
Introduzione: nell’introduzione si chiarisce il
significato dell’internamento e dei campi di concentramento fascisti e gli
obiettivi che la tesi vuole raggiungere.
Capitolo I: il primo capitolo è una
ricostruzione storico-giuridica dell’internamento. Nel primo paragrafo si
analizza la fase organizzativa, prima dell’entrata in guerra dell’Italia,
riportando le principali normative che disciplinarono l’apertura dei campi di
concentramento. Nel secondo paragrafo si prende in considerazione le due forme
di internamento attuate dal regime fascista e di come vennero applicate in
Abruzzo.
Capitolo II: nel primo paragrafo viene riportata
una cartina dei campi di concentramento in Abruzzo e per ogni campo la prassi
seguita per la sua istituzione e le opere realizzate per renderlo operativo.
Il secondo paragrafo è costituito
prevalentemente dagli elenchi degli internati nei singoli campi abruzzesi
distinti per nazionalità, sesso, data dell’internamento e dove è riportato il
motivo dell’internamento.
Capitolo III: in questo capitolo si riportano le
varie condizioni di vita degli internati nei campi abruzzesi e come erano
gestiti.
Il primo paragrafo oltre a
riportare un elenco dei vari direttori dei campi definisce anche le loro
competenze, lo stipendio che ricevevano, le rimozioni e dove ci sono i verbali
delle ispezioni ministeriali e della Croce Rossa Italiana.
Nel secondo paragrafo vengono
riportate le condizioni di vita degli internati, gli episodi di carenza
alimentare e igienica e le restrizioni alle quali erano sottoposti.
Il terzo paragrafo ricostruisce,
oltre ai vari casi di evasione avvenuti nei campi di concentramento abruzzesi,
anche i trasferimenti di internati per motivi di sovraffollamento e quelli
rimessi in libertà per l’atto di clemenza di Mussolini nell’ottobre del 1942
per il ventennale della marcia su Roma.
Capitolo IV: nel primo paragrafo viene riportata
la situazione dei campi abruzzesi, ancora funzionanti, durante l’occupazione
tedesca.
Il secondo paragrafo è dedicato
all’ultimo campo di concentramento istituito in Abruzzo e alle differenze che
lo contraddistinsero rispetto agli altri campi.
Nel terzo paragrafo viene
riportato l’elenco degli internati del campo di Teramo con il motivo del loro
internamento e la situazione igienico sanitaria del campo.
Nel quarto paragrafo, le ultime
disposizioni prese nei confronti degli internati e quando e come avvenne la
liberazione dei campi nella primavera del 1944.
Conclusioni
Nell’appendice vengono riportati alcuni documenti
che riguardano i campi di concentramento abruzzesi.
La bibliografia oltre a riportare i testi di
riferimento conterrà un indice analitico dei vari fondi dell’Archivio Centrale
dello Stato sull’internamento.
"l’internamento degli ebrei
rappresentò la premessa
organizzativa essenziale
per la deportazione del
1944"
LUTZ KLINKHAMMER