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9 aprile 2024

#accaddeoggi 9 Aprile 1846 nasce a Ortona il musicista e compositore ๐…๐ซ๐š๐ง๐œ๐ž๐ฌ๐œ๐จ ๐๐š๐จ๐ฅ๐จ ๐“๐จ๐ฌ๐ญ๐ข.

 #accaddeoggi ๐Ÿ— ๐€๐ฉ๐ซ๐ข๐ฅ๐ž ๐Ÿ๐Ÿ–๐Ÿ’๐Ÿ” nasce a Ortona il musicista e compositore ๐…๐ซ๐š๐ง๐œ๐ž๐ฌ๐œ๐จ ๐๐š๐จ๐ฅ๐จ ๐“๐จ๐ฌ๐ญ๐ข.
La sua formazione inizia presso la scuola dei fratelli Paolini, ma grazie al suo talento viene iscritto al Conservatorio di Napoli; diplomandosi in violino nel 1866.
๐ŸŽค Dopo il diploma trascorre qualche anno a Ortona, ma nell’autunno del 1870 si trasferisce a ๐‘๐จ๐ฆ๐š, conosce Franz Liszt e Giovanni Sgambati che lo introducono nei salotti aristocratici romani, dove riesce subito ad affermarsi come ๐ฆ๐š๐ž๐ฌ๐ญ๐ซ๐จ ๐๐ข ๐œ๐š๐ง๐ญ๐จ, entrando a far parte della ๐œ๐จ๐ซ๐ญ๐ž ๐๐ข ๐Œ๐š๐ซ๐ ๐ก๐ž๐ซ๐ข๐ญ๐š ๐๐ข ๐’๐š๐ฏ๐จ๐ข๐š, consorte di Umberto I.
๐Ÿ’‚๐Ÿป‍♀️ Nel 1875 si trasferisce a ๐‹๐จ๐ง๐๐ซ๐š e le sue doti gli aprono le porte di ๐๐ฎ๐œ๐ค๐ข๐ง๐ ๐ก๐š๐ฆ ๐๐š๐ฅ๐š๐œ๐ž, diventando insegnante di canto di tutti i figli della ๐‘๐ž๐ ๐ข๐ง๐š ๐•๐ข๐ญ๐ญ๐จ๐ซ๐ข๐š. Ma la sua ascesa รจ solo agli inizi: fruttuosa รจ la sua collaborazione con l’editore londinese Chappell, per il quale firma un contratto di almeno 4 romanze all’anno; diviene docente presso le piรน prestigiose accademie londinesi e organizza le serate musicali della corte inglese. Egli diventa anche il punto di riferimento dei musicisti italiani di passaggio per Londra, come Puccini, Mascagni e Leoncavallo.
๐ŸŽผ Tosti non dimentica le sue origini abruzzesi; รจ tra i membri del “๐‚๐ž๐ง๐š๐œ๐จ๐ฅ๐จ ๐Œ๐ข๐œ๐ก๐ž๐ญ๐ญ๐ข๐š๐ง๐จ” di Francavilla al Mare fondato da ๐….๐. ๐Œ๐ข๐œ๐ก๐ž๐ญ๐ญ๐ข, luogo che รจ di grande ispirazione, in cui realizza diverse romanze e chansons, oltre a collaborare con un altro illustre componente, d’Annunzio.
In suo onore, a Ortona, presso ๐๐š๐ฅ๐š๐ณ๐ณ๐จ ๐‚๐จ๐ซ๐ฏ๐จ, รจ stato istituito il

๐Ÿ“ ๐Œ๐ฎ๐ฌ๐ž๐จ ๐Œ๐ฎ๐ฌ๐ข๐œ๐š๐ฅ๐ž ๐’๐€๐›๐ซ๐ฎ๐ณ๐ณ๐จ – ๐€๐ซ๐œ๐ก๐ข๐ฏ๐ข๐จ ๐…. ๐. ๐“๐จ๐ฌ๐ญ๐ข, sede dell’Istituto Nazionale Tostiano, si tratta del primo museo dedicato alla musica presente in Abruzzo.




1️⃣ Carlo Pellegrini, caricatura di Francesco Paolo Tosti, Vanity Fair, 1885;

2️⃣ Frontespizio di inizio Novecento di uno spartito musicale disegnato da Francesco Paolo Michetti per Tosti

3️⃣ F. P. Michetti, ritratto di F. P. Tosti, Museo Barbella, Chieti;

30 marzo 2024

Guido Albanese e i suoi canti d'Abruzzo.


Pronipote di Francesco Paolo Tosti, nacque a Ortona da Pietro ed Emilia Primavera. Nel suo paese compรฌ gli studi liceali manifestando forte interesse per la musica. Quindi si trasferรฌ a Roma per studiare composizione, ma allo scoppio della prima guerra mondiale interruppe gli studi e raggiunse il fronte come ufficiale dei bersaglieri. Al termine della guerra si recรฒ a Bologna dove, allievo di Franco Alfano, conseguรฌ il diploma in composizione al Liceo musicale "G. B. Martini" nel 1921. Quindi si dedicรฒ alla composizione e alla tradizione musicale della sua terra abruzzese.
Nel 1920, in qualitร  di direttore del coro, Guido Albanese partecipรฒ all'organizzazione della prima Maggiolata Abruzzese di Ortona, manifestazione di canzoni dialettali che sarebbe andata avanti con successo fino al 1976 (nonostante le diverse interruzioni nel corso degli anni). Alla Maggiolata presentรฒ alcune tra le sue migliori composizioni, come il trittico Terra d'ore (comprendente La Smarroccatura, Quand'arvรจ le prime rose e La Villigne), su versi di Luigi Dommarco, Lu piante de le fojje e L'Acquabbelle, entrambe su versi di Cesare De Titta, Core mรฉ e Ci manche all'Adriatiche na perle, di cui egli stesso scrisse le parole.
Nel 1922 compose la celebre Vola vola vola, su versi di Luigi Dommarco, canzone che assurse a tale celebritร  da venire considerata l'inno musicale dell'Abruzzo. Il brano avrebbe vinto il "Festival internazionale della canzone italiana" di Parigi nel 1953.
Dal 1929 al '31 tenne la critica musicale sul quotidiano "L'Impero" di Mario Carli. Agli inizi degli anni Trenta fu collaboratore dell'Istituto Luce, realizzando i commenti musicali per i primi cinegiornali sonori. Inoltre collaborรฒ col regista Mario Camerini, per la colonna sonora dei film Giallo (1933) e Cento di questi giorni (1933).
Fu attratto dal teatro dannunziano e compose le musiche per la rappresentazione della Figlia di Iorio, realizzata nel 1931 con la regia di Luigi Antonelli a Pescara, e replicata nel 1935 al Teatro Argentina di Roma.
Fu autore di colonne sonore per documentari cinematografici e televisivi, musiche per la rivista, musica sacra, musiche di scena, romanze, liriche corali, inni patriottici, musica leggera, brani bandistici. Sue liriche furono pubblicate a Bologna dall'editore Bongiovanni e presso l'editore Pizzi & C.
Nel 1999 รจ stato pubblicato il catalogo delle sue opere, ad opera di Gianfranco Miscia, Francesco Sanvitale e Gianluca Sulli, comprendente 238 composizioni conservate nell'Archivio dell'Istituto Nazionale Tostiano di Ortona.
Il comune di Ortona gli ha dedicato una strada, e apposto una targa commemorativa presso la sua casa in Ortona, in corso Vittorio Emanuele.

13 novembre 2023

Vola Vola... dall'Abruzzo a Napoli. Canta Oslavio Di Credico, al piano Francesco Paolo Santacroce.


Le piรน belle canzoni italiane cantate dal baritono Oslavio Di Credico, accompagnato al pianoforte da Francesco Paolo Santacroce.
le canzoni:
LUNA D'ESTATE di Francesco Paolo Tosti
SOGNO di F.P. Tosti
CANTA LA SERENATA di F.P.Tosti
OH QUANTO IO T'AMEREI di F.P.Tosti
L'ALBA SEPARA LA LUCE E L'OMBRA di Gabriele d'Annunzio, F.P.Tosti
MARECHIARE di F.P.Tosti
SERENATA ALLEGRA di F.P.Tosti
POUR UN BAISER di F.P.Tosti
FIRST WALTZ di F.P.Tosti
SO...di Alfonso Cipollone
VOLA VOLA VOLA di Luigi Dommarco, Guido Albanese
PESCATORE E' PUSIELLECO di Ernesto Murolo
DICITINCELLO VUJE di E. Fusco, R. Falvo
GUAPPARIA di L. Bovio, R. Falvo
VOCE 'E NOTTE di E. Nicolardi, E. De Curtis
O SURDATO NNAMMURATO di A. Califano
ERA DE MAGGIO di S. Di Giacomo
SILENZIO CANTATORE di L. Bovio, G. Lama
O PAESE D'O SOLE di V. D'Anniballe
NA VOCE, NA CHITARRA di U. Calise
SERENATELLA A MEZZOGIORNO di O. Di Credico, F.P. Santacroce
NA MUSECA LUNTANA

2 luglio 2023

La viuletta (Si na scingiata ti putesse da'!), versi di Tommaso Bruni, musica di Francesco Paolo Tosti. Canzone dialettale abruzzese del 1888, tra i primi esempi di canto popolare d’autore.


Canzone dialettale abruzzese del 1888, tra i primi esempi di canto popolare d’autore.

La viuletta (Se na scingiata te putesse dร !) 


La viulette nasce nna la fratte.
Quande lu verne si ni sctร  pi ji;
Niscuna cosa arriva a la ‘ntrasatte
Come l’amore che te fa murรฌ.

La luna sajie e cale ‘nfra lu mese
L’amore pi tte sembre a cresce sctร ,
E mรฒ ch’รจ tonne come na ciresce
la bella faccia te mi vo ‘nchiuvร .

Lu core mรจ jรจ come ‘na pajiare
Chi nghi na luccia sola s’appiccรฌ.
Si pija tutta l’acqua di lu mare
Lu foche, certi, nin si po’ armurรฌ.

Pi te i’ mi ni ride di lu sctrizze
Quande de Marze da lu mare vรจ;
E se la notte lu Punente frizze
Volle sctรน core si ti pรฒ vidรจ.

Ni jesse cchiรน crudele cal’abballa
Ca di fiure ti vija aricuprรฌ;
Giร  s’innamora l’alba, e fa lu calle
Fa prescte, ca caccune po’ vinรฌ.

Sctรน core, chi mi sbatte tante tante,
Nghรฌ sa mane m’avisse da tuccร ;
Cuntente chiudarrรจ sctร  Pasqua Santa
Si na scingiata ti putesse dร !…

23 novembre 2022

Vittorio Pepe, lo “Strauss d’Abruzzo”.

Vittorio Pepe, lo “Strauss d’Abruzzo”
di Elisabetta Mancinelli


Soprannominato lo “Strauss d’Abruzzo” , Vittorio Pepe musicista e compositore pescarese visse ed operรฒ tra l’800 e il ‘900, e fu molto stimato da Tosti e da D’Annunzio che lo introdusse nel Cenacolo : sodalizio artistico francavillese.
Entrato nella storia e nella ricerca artistica e musicale pescarese e nazionale fu molto noto ed apprezzato tra l’ultimo ventennio dell’800 e il primo ventennio del ‘900.
Musicista prolifico, ma troppo appartato, fu dimenticato dalla critica. Ma una circostanza che ha contribuito in modo decisivo a spingerlo nell’oblio, fu la distruzione dei suoi documenti e delle sue carte persi con il crollo della sua abitazione durante il bombardamento di Pescara.
E’ difficile pertanto ricostruire la sua biografia e anche il catalogo delle sue opere e i pochi documenti che si posseggono solo lettere del Vate e altri carteggi con amici e persone che ebbero modo di conoscerlo e apprezzarlo.
LA VITA
Nacque a Pescara il 23 luglio 1963 da Giuseppe e da Rachele Carabba e fu battezzato nella chiesa di San Cetteo.
La sua abitazione era nei pressi del Circolo Aternino, in Piazza Grande (oggi Piazza Garibaldi) probabilmente al numero civico 28. La sua famiglia era socialmente ed economicamente fra le prime della piccola Pescara, che a quei tempi contava all’incirca poco meno di 4000 abitanti ed era un comune distinto da quello sito nella riva sinistra del fiume, Castellammare Adriatico.
Vittorio era uno dei piรน amati compagni di Gabriele D’Annunzio, col quale scherzava e giocava sui bastioni dell’Arsenale, sulle sponde del fiume e alla Pineta.
                            la scuola elementare che frequentรฒ con G. D’Annunzio


Aveva mostrato temperamento musicale giร  durante la frequentazione dell’asilo-scuola delle sorelle Del Gado e il ciclo delle elementari con i maestri Eliseo Morico e Giovanni Sisti. 
Ma terminato il ciclo scolastico, le strade dei due ragazzini si divisero: D’Annunzio partiva per il collegio Cicognini di Prato mentre il dodicenne Pepe, che aveva preso ad esercitarsi con la vecchia spinetta di casa, veniva iscritto al Conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli. Frequentรฒ un ambiente pianistico composto da docenti di chiara fama: Costantino Palumbo per il pianoforte e Nicola D’Arienzo per la composizione.
Si diplomรฒ nell’estate del 1885 e lo stesso D’Annunzio ne dette pubblica notizia sul giornale “La Tribuna” del 12 Agosto inserendo l’evento in una cronaca mondana di Pescara. Entusiastici furono i successivi commenti del Vate sulla sua iniziale produzione artistica, intensa ed apprezzata anche da esperti musicologi.I suoi brani pianistici sono di fattura elegante e squisita e le sue numerose composizioni musicali rivelano originalitร , sensibilitร , fantasia.
Dell’ ingresso” fra gli eletti” del Cenacolo Michettiano, a fianco di Francesco Paolo Tosti si ha notizia da un articolo pubblicato sulla “Tribuna” del 28 luglio del 1887 in cui l’autore Bottom scrive : “ora egli studia e lavora nel cenacolo di Francavilla , in compagnia di Michetti al cospetto del mare”. La frequentazione del Convento era iniziata quando ancora era studente , e proseguรฌ anche dopo, come testimonia una lettera che Pepe il 6 ottobre 1883 inviรฒ al musicista e pittore Paolo De Cecco in cui appare insofferente dell’ambiente pescarese che “gli fiacca e gli sfibra il cervello” anche se poi finirร  con lo scegliere di rimanere proprio lรฌ. 
TRA MILANO E PESCARA
Riguardo il suo soggiorno a Milano si hanno pochi elementi ma sufficienti per affermare che Pepe ebbe rapporti con Ricordi che probabilmente gli fu presentato da Tosti e conobbe e frequentรฒ esponenti del mondo musicale di cui non volle far parte in modo stabile.
Non ci sono testimonianze documentabili che ci dicano della durata del suo soggiorno nella capitale lombarda nรฉ i motivi dell’interruzione pare abbastanza repentina dei rapporti con Ricordi.
Probabilmente durรฒ circa un anno poi, preferรฌ “eclissarsi in Abruzzo”.
D’Annunzio, conoscendo bene la natura dell’amico, in questo periodo gli scrisse in una lettera “…Tu, che sei una natura cosรฌ signorilmente squisita di artista, tu farai molto, andrai molto avanti. Getta via lungi da te tutti i timori, tutte le timidezze, tutte le esitazioni: sii audace, sempre audace, non ti stancare mai di cercare, di tentare di provare. La via dell’arte รจ lunga e scabra ed erta: per salirla ci vogliono lombi armati di valore. Tu hai una intelligenza fine ed una cultura non comune; ti manca lo spirito irrequieto delle imprese.”

Spirito inquieto il musicista maturรฒ quindi la decisione di lasciare Milano per rifugiarsi in Abruzzo nella tranquillitร  di una vita prettamente provinciale.
Non possiamo dire con precisione se questa decisione del Pepe sia stata determinata da quella debolezza di carattere che D’Annunzio gli rimprovera quando incita l’amico ad imboccare risolutamente la via della gloria ed a lavorare con perseveranza.

Rinunciรฒ alla professione di concertista e si dedicรฒ all’insegnamento privato di Pianoforte, composizione e armonia a Chieti e a Pescara. Scorre ordinata e tranquilla la sua vita Pescara non solo vi insegna ma frequenta lo studio fotografico del cugino Cetteo e molti amici.
Si racconta anche che si sarebbe fidanzato con una ragazza della cittร  a cui dedica anche una composizione ma la relazione non si concluderร  con il matrimonio.
Furono suoi allievi Michele Muzi di cui rimane una “Lady Godiva”e Cristo Sorrentino noto come l’anima musicale delle “Settembrate Abruzzesi” e da lui apprendiamo che Pepe era molto amato dai suoi allievi.
Severo ed esigente chiedeva che il discente si dedicasse tutto alla musica e non ammetteva distrazioni.
LE COMPOSIZIONI
Autore prolifico compose musica sinfonica, musica per orchestra e da camera raffinata tanto gradita a D’Annunzio che aveva dichiarato di odiare la musica bandistica a cui Pepe si dedicรฒ piuttosto intensamente. Rimangono di essa solo tre pezzi superstiti allo stato attuale: una mazurca “Pescara”, una marcia “Defilรจ alla pineta” e una polka “Sempre carina”.
Le composizioni tecnicamente discutibili secondo la critica, per l’incerta strumentazione non difettano certamente nell’ispirazione musicale. Erano belle, avevano successo e piacevano al pubblico che non si accorgeva di una presunta non raffinata strumentazione.
Una composizione “La Polka del Fezio” ebbe un particolare successo e divenne un classico delle bande : lo conosciamo non dallo spartito che รจ andato perduto, ma da un articolo pubblicato da un giornale di Chieti “Il Fezio” La natura delle sue composizioni da quel momento si adattรฒ alle esigenze e all’influenza dell’ambiente locale.
Non piรน sinfonie per grandi orchestre, ma musiche per bande, romanze, serenate e ballabili. Saranno proprio questi ultimi a procurargli la definizione di “Strauss d’Abruzzo”.
Popolarissimi furono il tango “La musica del Parrozzo” e il famoso “Trittico di balli” che aveva entusiasmato tutti come si evince da una cartolina che lo stesso Pepe scrive ad un suo amico di Chieti l’avvocato Rosica. E ancora “Fox trot sensuale “L’One stop della nostalgia” e i valzer per pianoforte “Abruzzo forte e gentile”, “Posillipo” , “Mergellina” e “Zingaresca” che D’Annunzio definisce“ un po’ scarlattiana di fattura elegantissima ... con un vivace ritmo di danza”.
Anche “Duetto d’amore” composizione su tre gavotte: dodici romanze raccolte in un album fu giudicata positivamente dal Vate che la definisce “..meno originale , forse della Zingaresca , ma piรน affascinante”. Il maestro Antonio Piovano ha recuperato varie composizione pianistiche di Pepe sono da lui ritenute di grande musicalitร  , e con un certo impegno strumentale. Da questo filone popolaresco e da musiche di carattere pubblicitario, cominciรฒ a trarre una buona fonte di guadagno. 
IL DECLINO
La sua fortuna declinรฒ intorno agli anni trenta perchรจ ritenuto non piรน musicista di moda. Sorpassato venne considerato anche il suo metodo d’insegnamento. La critica si dimenticรฒ ben presto del musicista cosรฌ da rendere difficile anche la ricostruzione del catalogo delle sue opere. A questo bisogna aggiungere che i suoi documenti e le sue carte vennero completamente perse a causa del crollo della sua abitazione rendendo ancora piรน difficile la redazione precisa della sua biografia.
Ormai isolato nell’ambiente di Pescara, il pianista moriva a 80 anni durante l’ultimo dei bombardamenti della seconda guerra mondiale l’8 dicembre del 1943 nella sua ultima dimora di Via V. Colonna, quando una bomba centrรฒ in pieno la sua casa seppellendolo sotto le macerie. Il suo corpo fu rinvenuto solo un anno dopo con la rimozione delle macerie.
A lui รจ stata dedicata  la via che costeggia lo stadio della cittร .

Ricostruzione storiografica di Elisabetta Mancinelli 
I documenti sono tratti dall’Archivio di Stato di Pescara, da “ Un musicista di Pescara amico di D’Annunzio: Vittorio Pepe” di Mario Lupinetti, le immagini sono tratte dal patrimonio fotografico di Tonino Tucci   






19 maggio 2022

Le Romanze di Gabriele D'Annunzio musicate da Francesco Paolo Tosti.



dal CD LE ROMANZE DI GABRIELE D'ANNUNZIO MUSICALE DA F.P. TOSTI, Ist. Naz. Tostiano, Ortona. FRANCESCO PAOLO TOSTI le Romanze su parole di Gabriele d'Annunzio baritono RENATO BRUSON ROBERTO COGNACCO al piano Parte 1 VISIONE! 1880 BUON CAPO D'ANNO 1882 VUOL NOTE O BANCONOTE? 1882 NOTTE BIANCA 1883 ARCANO! 1884 MALINCONIA 1887 VORREI 1885 PER MORIRE 1892 'A VUCCHELLA 1907 DUE PICCOLI NOTTURNI 1911 Parte 2 QUATTRO CANZONI D'AMARANTA 1907 NINNA NANNA 1912 LA SERA 1916 CONSOLAZIONE 1916

6 gennaio 2022

Francesco Paolo Tosti, Le Romanze.



                            Francesco Paolo Tosti, La serenata.


               Francesco Paolo Tosti, Romanza italiana. (Playlist)





1 TRISTEZZA canta Renato Bruson 2 NON T'AMO PIU' 3 VORREI MORIRE! 4 A SERA VOGATA 5 BECAUSE OF YOU 6 LUNA D'ESTATE canta Carlo Bergonzi 7 MALIA canta Carlo Bergonzi 8 PENSO canta Carlo Bergonzi 9 IL PESCATORE CANTA (Carlo Bergonzi) 10 IL SOGNO canta Carlo Bergonzi 11 CHITARRATA ABRUZZESE 12 DOPO (romanza) 13 CHANSON DE L'ADIEU 14 AMOUR 15 CHE MAI T'HO FATTO AMOR 16 TU NEL TUO LETTO A FAR SOGNI D'ORO 17 SE TU NON TORNI canta Josรจ Carreras 18 IDEALE canta Juan Diego Florez.



Francesco Paolo Tosti le Romanze su parole di Gabriele d'Annunzio

dal CD LE ROMANZE DI GABRIELE D'ANNUNZIO MUSICALE DA F.P. TOSTI, Ist. Naz. Tostiano, Ortona FRANCESCO PAOLO TOSTI le Romanze su parole di Gabriele d'Annunzio baritono RENATO BRUSON ROBERTO COGNACCO al piano Parte 1 VISIONE! 1880 BUON CAPO D'ANNO 1882 VUOL NOTE O BANCONOTE? 1882 NOTTE BIANCA 1883 ARCANO! 1884 MALINCONIA 1887 VORREI 1885 PER MORIRE 1892 'A VUCCHELLA 1907 DUE PICCOLI NOTTURNI 1911 Parte 2 QUATTRO CANZONI D'AMARANTA 1907 NINNA NANNA 1912 LA SERA 1916 CONSOLAZIONE 1916