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29 ottobre 2023

Abruzzo: I Borghi più Belli da Visitare.


Esplora la Magia degli Incantevoli Borghi dell'Abruzzo: Dal Fascino di Santo Stefano di Sessanio all'Eccellenza di Rocca Calascio. Benvenuti in un viaggio indimenticabile attraverso i borghi più belli dell'Abruzzo, un gioiello nascosto in Italia. Scopri l'essenza di questa regione affascinante, ricca di storia e cultura, mentre esplori antichi borghi come Santo Stefano di Sessanio, Pacentro e Scanno. Incastonati tra le maestose montagne dell'Abruzzo, questi borghi raccontano storie millenarie attraverso le pietre secolari delle loro strade acciottolate. Dai panorami mozzafiato di Rocca Calascio all'atmosfera autentica di Civitella del Tronto, ogni angolo ti avvolgerà in un abbraccio di autenticità e meraviglia. Se sei alla ricerca di esperienze autentiche, lontano dalle mete turistiche più battute, l'Abruzzo è la tua destinazione perfetta. Scopri i posti meno conosciuti come Roccascalegna e Anversa degli Abruzzi, dove la storia si fonde con la natura in un connubio di suggestioni. Le Gole del Sagittario ti regaleranno scorci di bellezza incontaminata, mentre le stradine di Tagliacozzo e Pescocostanzo ti incanteranno con il loro fascino senza tempo. Sulmona, famosa per i suoi confetti artigianali, è una tappa imperdibile in questo viaggio attraverso la tradizione e l'artigianato abruzzese. Lasciati catturare dalla magia di questi borghi autentici, scoprendo cosa vedere e cosa fare in Abruzzo. Dalle avventure all'aria aperta nelle Gole del Sagittario alle esplorazioni culturali nel cuore di L'Aquila, ogni momento sarà un ricordo da conservare. Scopri i borghi più belli d'Italia, abbracciati dall'autenticità e dalla bellezza senza tempo dell'Abruzzo. Unisciti a noi in questo viaggio straordinario per scoprire l'Abruzzo in tutta la sua gloria, tra paesaggi mozzafiato e gioielli nascosti che ti lasceranno a bocca aperta. Preparati a un'avventura indimenticabile nell'incantevole cuore dell'Italia: benvenuti in Abruzzo, un tesoro da scoprire. TIMELINE 00:00 Introduzione 01:25 Anversa degli Abruzzi 02:45 Civitella del Tronto 04:01 Pacentro 05:15 Scanno 06:33 Pescocostanzo 07:37 Rocca Calascio 08:55 Santo Stefano di Sessanio 10:17 Tagliacozzo 11:35 Roccascalegna 12:32 Sulmona

19 luglio 2023

Armando Milonis, un folklorista sui generis di Anversa degli Abruzzi.

Armando Milonis, un folklorista sui generis di Anversa degli Abruzzi

di Angelo Iocco

Armando Milonis, quarto da sinistra, con Nicola D’Orazio, Silvio Petroro, Mario Nardicchia, Giovanni Verna, Laureano Leone (Canada), Di Stefano Corradino, Mauro Fioriti, Michelangelo Ciancaglini , Ciro Benedettini (Isola del Gran Sasso), NARDUCCI Mario, Gaetano NOVELLO, Germano De Cinque, DI SANTO Panfilo, Luciano PRIMAVERA, Giacomo Giammaria; Galasso Domenico; BOZZI Giovanni. Foto tratta dal sito “ABRUZZO NEL MONDO”. http://www.abruzzomondo.it/chi_siamo.html

Nacque ad Anversa nel 1908, nella culla del fiume Sagittario, preso però per motivi di lavori si trasferì a Roma, da dove saltuariamente ritornava nel suo paesello abruzzese. Appassionato di storia, letteratura, musicologia popolare d’Abruzzo, Milonis fu un tardivo seguace di Ettore Montanaro e Francesco Paolo Tosti nell’elaborazione sul pentagramma dei canti popolari, non avendo gli strumenti della registrazione più innovativi, come faranno ad esempio Omerita Ranalli ed Emiliano Giancristofaro negli anni ’60 e ’70, registrando vocalmente i canti dalla viva voce di popolo. Come scrisse di lui padre Donatangelo Lupinetti nel “Canto popolare Abruzzese”, Pescara 1973, e poi nel volume 3 delle “Tradizioni socio-letterarie-melodiche d’Abruzzo”, Lanciano 1984, il Milonis si era riproposto nella sua piccola Anversa di rifondare un circolo culturale, come esisteva secoli prima nel ‘600: l’Accademia Anversana. In passato quando il paese era sotto il controllo dei signori Belprato e i Manso, esisteva ivi un’accademia culturale, dove venne invitato perfino il poeta Torquato Tasso. Milonis aveva l’idea di fondare anche un Centro Raccolta di Canti Popolari, e iniziò dagli anni ’60 una serie di pubblicazioni brevi, a cura dell’Accademia Anversana, sui ballabili abruzzesi di Anversa, sulle melodie, polke, serenate, mazurke, rielaborate da lui, o chi per lui, nel pentagramma per clarinetto, o pianoforte.


17 novembre 2020

Angelo Iocco, La leggenda del Lago di Scanno, Pietro Baialardo, la Maga Angelica e il curioso Libro “Antifor di Barosia”.

Il "Libro chiamato Antifor di Barosia", XV sec., stampato a Venezia nel 1615.

 

La leggenda del Lago di Scanno, Pietro Baialardo, la Maga Angelica e il curioso Libro “Antifor di Barosia”

di Angelo Iocco. 


Da dove proviene la leggenda popolare di Carlo Magno con l'esercito dei Paladini, all'assalto della rocca di Scanno, distrutto dalla cascata di pietre infuocate per mezzo della Maga Angelica? E degli amori del mago Pietro Bailardo per la stessa, che si riparò con l'ombrello magico, e che dopo la morte di lei, la vallata di Scanno si riempì con un lago che divenne la sua tomba?

Giovanni Pansa ne parlava nei suoi “Miti, leggende e superstizioni abruzzesi”, è un poemetto, ancora più antico de “Zu mtremuonie azz'uso” di Romualdo Parente, e rappresenta uno dei più bei prodotti della letteratura popolare scannese, l'Antifor di Barosia, di autore anonimo.

Il volumetto, un poema in ottave, di 43 canti,  descrive le varie imprese del cavaliere Orlando, paladino di Carlo Magno, celebrato dall'Ariosto e dal Boiardo, e tratta di vicende concernenti altri Paladini, come il cavaliere Antifolo di Beroso, che assaltò nella valle del Sagittario l'imprendibile Scanno controllata dalla maga Angelica, alla cui morte la vallata piangendo si riempì d'acqua, formando il famoso lago tra Scanno e Villalago.