17 luglio 2025
Aprutium Film. Cinematografo vastese di Nicola Bonacci, 1926 (Abruzzo Film Superproduzione). Video di Vasto, la Maggiolata di Ortona, Festa di S.Domenico dei Serpari a Cocullo, Coppa Acerbo a Pescara.
24 gennaio 2025
Elena Sangro (Vasto, 5 settembre 1897 – Roma, 26 gennaio 1969). L'attrice italiana dagli occhi fascinatori.

In I grandi artisti del cinema, n. 29, Milano, Gloriosa, 1926.
Elena Sangro
Maria Antonietta Bartoli Avveduti nasce a Vasto, in provincia di Chieti, il 5 settembre 1897, da una famiglia della borghesia locale, figlia dell’amministratore del duca Quarto di Belgioioso. Intraprende studi classici, ma li abbandona presto per difficoltà familiari. Tenta allora la carriera teatrale a Santa Cecilia, a Roma, dove frequenta i corsi di Virginia Marini, interpretando vari ruoli, tra cui Elisabetta ne La cena delle beffe e Raffaella in Patria di Sardou.
Nel 1917 viene segnalata al regista Guazzoni, ed esordisce nel cinema, giovanissima, protagonista di Fabiola (1918), e subito dopo nel personaggio di Erminia ne La Gerusalemme liberata (1918). Dopo queste esperienze, le scritture si susseguono ininterrottamente per un decennio, durante il quale interpreta una quarantina di film, con diverse case di produzione, dalla Cines alla Tiber Film, alla Fert. Nel 1922 ha un ruolo di spicco, anche di produttrice, con la Sangro Film, in Non c’è resurrezione senza morte, film patriottico realizzato grazie al Comitato pro-Montenegro presieduto da Gabriele D’Annunzio, basato sulle memorie del patriota montenegrino Vladimir Popovic. Nel 1924 è Poppea nel kolossal Quo vadis? di Georg Jacoby e Gabriellino D’Annunzio, poi interpreta i tre film della serie Maciste, diretti da Guido Brignone: Maciste imperatore (1924), Maciste all’inferno (1925) e Maciste nella gabbia dei leoni (1926). Nel 1927 è la protagonista di Addio Giovinezza di Augusto Genina, nel 1928 è in Boccaccesca di Alfredo De Antoni. Nel 1928 interpreta il suo ultimo film muto, Villa Falconieri di Richard Oswald, una produzione italo-tedesca.
D’Annunzio è un suo ammiratore e lei ne diventa musa e amante, con il nomignolo di “Ornella” ed è probabile che anche lo pseudonimo di Elena Sangro sia un conio del poeta. Il primo incontro avviene a Roma nel 1919, ma la relazione divampa nel 1927, quando, in occasione di un soggiorno di Elena al Vittoriale, il poeta compone il poemetto erotico Carmen Votivum, dedicandolo “Alla piacente”. Quest’opera, che avrebbe dovuto rimanere confidenziale, viene invece diffusa da D’Annunzio, provocando la reazione indignata dell’attrice e la rottura della relazione.
L’avvento del sonoro segna una cesura nella carriera dell’attrice, che cambia il nome in Lilia Flores, si ritira dal cinema e passa ad esibirsi come soprano in concerti e in trasmissioni radio. Sporadicamente continua a interpretare piccoli ruoli in film come Il re burlone (E. Guazzoni, 1936), L’abito nero da sposa (L. Zampa, 1945) ed Enrico Caruso. Leggenda di una voce (G. Gentilomo, 1951), fino a un cameo in 8 e 1/2 di Federico Fellini, il quale, in varie interviste, la ricorda in Maciste all’inferno, uno dei primi film visti da bambino.
Nell’immediato dopoguerra fonda una propria casa di produzione, la Stella d’Oro Film: tra il 1947 e il 1950, con lo pseudonimo maschile di Anton Bià, produce e dirige diversi documentari d’arte, tra cui Sogno d’amore (1947), Villa Adriana (1948) e Le Madonne di Raffaello (1950). In questa fase torna ad essere suo compagno di lavoro l’anziano Enrico Guazzoni (morirà nel 1949), per la cui regia la Stella d’Oro Film produce il documentario Villa d’Este (1947), il primo film interpretato da Gina Lollobrigida.
Nei primi anni ’60 alcune testimonianze la ricordano attiva nell’Associazione dei Pionieri del Cinema, di cui per un periodo è anche presidente.
Muore a Roma il 26 gennaio 1969.
Da: Ilcinemamuto.it
Da: Vasto Gallery13 novembre 2024
La Guerra degli Antò (1999), di Riccardo Milani. Film girato a Montesilvano.
La guerra degli Antò è un film del 1999 diretto da Riccardo Milani.
Il film, tratto dal romanzo omonimo di Silvia Ballestra, è ambientato tra la fine del 1990 e l'estate successiva e racconta delle vicende d'un gruppo di quattro giovani punk abruzzesi originari di Montesilvano in provincia di Pescara.
9 agosto 2024
11 maggio 2024
ABRUZZO, IN VOLO VERSO IL FUTURO, documentario di Luciano Odorisio.
29 aprile 2024
Un mondo a parte, film di Riccardo Milani, 2024.
Un mondo a parte, film di Riccardo Milani, 2024.
31 maggio 2023
Quel giorno Dio non c'era - Il caso Defregger. Film del 1969 sulla strage nazista di Filetto (Aq).
19 gennaio 2023
Pane, amore e Abruzzo: la bersagliera Gina Lollobrigida nei panni di una bella abruzzese di Palena.
Pane, amore e Abruzzo: la bersagliera Gina Lollobrigida nei panni di una bella abruzzese di Palena.
di Fausto D’Addario
Pane, amore e Abruzzo: verrebbe quasi da ribattezzare in questo modo Pane amore e fantasia, il capolavoro del 1953 di Luigi Comencini, che ha visto l’interpretazione della giovane Gina Lollobrigida nei panni dell’indimenticabile Pizzicarella la bersagliera. Il film è infatti ambientato in un immaginario borgo abruzzese, Sagliena, dove viene mandato da Sorrento il galante maresciallo dei carabinieri Antonio Carotenuto (Vittorio de Sica); il maresciallo rimane ammaliato dal fascino della giovane Maria, la procace bersagliera, che però a sua volta è innamorata di un timido carabiniere veneto. Alla fine il giovane carabiniere e Maria finalmente si fidanzano, mentre nella vita del maresciallo Carotenuto spunta all’improvviso la figura della levatrice Annarella. E così il complicato cerchio d’amore si chiude felicemente.
L’idea del film nacque per caso, da un incontro tra Luigi Comencini e lo scrittore Ettore Maria Margadonna, originario di Palena (in provincia di Chieti, in Abruzzo), che nel 1950 aveva dato alle stampe una raccolta di gustosi racconti popolari ambientata in Abruzzo, Dio semina gli uomini. Comencini e Margadonna si recarono anche Palena per capire se il film potesse essere ambientato in quel paese; ben presto però si resero conto che le riprese sarebbero state disturbate dai lavori di ricostruzione e di rimodernamento del paese. Nemmeno Civitella Messer Raimondo, a pochi chilometri da Palena, venne ritenuta adatta. Così si optò per girare il film a Castel San Pietro Romano, paesino laziale non troppo lontano da Roma, che dal 2018 ha come prima cittadina onoraria proprio Gina Lollobrigida.
Per il celebre copione di Pane, amore e fantasia Margadonna si ispirò ai ricordi degli uomini e delle donne di Palena: il prete, il sindaco, il maresciallo e un corteo di uomini curiosi e donne pettegole, tutte figure che ritornano nel film. Anche il personaggio della bersagliera, interpretato da una promettente Gina Lollobrigida, è veramente esistito: era “Lucietta bella”, ossia Lucia Travaglini, una bellissima giovane di Palena, che ammaliava tutti gli abitanti del paese. Lucia poi sposò un uomo di Palena ed insieme emigrarono, come tanti abruzzesi, in America; qui ha avuto un figlio, che è stato anche un celebre cantante americano, Perry (Pierino) Como.
Il film si rivelò da subito un vero successo, accolto trionfalmente dal pubblico e dalla critica. L’esperienza e la sensibilità del mondo contadino, l’incontro tra dialetti e realtà differenti, la miseria in cui viveva gran parte del popolo, tutto questo ha affascinato quell’Italia che, dopo il fascismo e la guerra, provava a fare i conti con una realtà tutta da ricostruire. E così in Gina Lollobrigida, nei suoi vestiti laceri e in quei piedi che correvano nudi sul terreno e sulle pietre, la società di allora poteva riconoscersi, soprattutto la parte femminile, che cominciava proprio in quel momento a prender in mano le sorti del proprio destino. Quel ruolo nel film la consacrò definitivamente come star indiscussa e da allora fino alla morte la Lollo, come veniva chiamata affettuosamente, sarebbe stata un’icona del neorealismo italiano che arrivò a conquistare Hollywood.
Da: laquilablog.it
https://www.raiplay.it/video/2016/12/Pane-amore-e-fantasia-2071cf44-174f-4555-b90f-7c60b755a038.html
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Ettore Maria Margadonna |
13 novembre 2022
ABRUZZO AMARCORD Collezione di filmati storici abruzzesi.
4 luglio 2022
QUANDE L'AMORE 'MPAZZIRE TE FA' (1982) di Vincenzo Bozzi, girato a Gessopalena. Sceneggiato Rai in 3 puntate.
24 aprile 2022
Quo Vadis?, 1924, film. Regia di Gabriellino D'Annunzio, Georg Jacoby e con la celebre Elena Sangro.
23 ottobre 2021
4 febbraio 2021
Filippo Marino: "Pietro Di Donato, lo scrittore muratore".
Da: Vasto Gallery
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Pietro Di Donato |
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Rivista Esquire |
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Romanzo edito nel 1939 da Bobbs-Merrill |
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Locandina |
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Little Italy, NYC, Mulberry Street, 1900 c. |
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Edizione italiana del romanzo, 1941. |
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Di Donato in Italia |
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Di Donato a Vasto |
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John Betti, Cristo fra i muratori, di Pietro Di Donato. Festa del Ritorno, Vasto, 1993, cartolina. |
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Paolo De Giosa, “Omaggio a Pietro Di Donato”, 2017, olio su giornali su legno, cm 25x25, Musei Civici di Palazzo d'Avalos, Vasto. |
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Giuseppe Longo, Il Tempo, 15 novembre 1978. |
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“E Zucor disse a Moro” di Claudio Sabelli Fioretti, 5 dicembre 1978, Panorama. |
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Christ in plastic, Penthouse, 12.1978. |
Archivio Pietro Di Donato, presso la Stony Brook University di New York.