12 luglio 2025
Inventario dei documenti del Fondo "Corrado Marciani" presso la Biblioteca Comunale "Raffaele Liberatore" di Lanciano.
26 giugno 2025
26 febbraio 2025
Gabriele D'Amico, Alfredo Massa, Nicola D'Amico, "Le Campane di Atessa".
24 settembre 2024
Domenico Ciampoli, racconti, fiabe e novelle abruzzesi.
18 settembre 2024
Fiabe Abruzzesi di Domenico Ciampoli - AudioLibro.
28 agosto 2024
Felice Ciccarelli, Tommaso Alessandrino e altri Artisti abruzzesi di interesse nelle Chiese di Atessa – Parte II
Felice Ciccarelli, Tommaso Alessandrino e altri Artisti abruzzesi di
interesse nelle Chiese di Atessa – Parte II
di Angelo Iocco
Qualche nota su Felice Ciccarelli
Essendoci già occupati del Ciccarelli, qui desideriamo
segnalare altre tre opere poco conosciute. Per la prima opera, conservata nel
convento di San Francesco di Lanciano per la pubblicazione della fotografia,
ringraziamo per la squisita disponibilità Padre Fabrizio OFM Conv.
Felice Ciccarelli, Madonna col Bambino tra San Michele e San Bernardo. Convento di San Francesco, Lanciano. Foto Angelo Iocco.
Essa è una Madonna col Bambino con ai piedi San Michele arcangelo e San Bernardo. La tela necessiterebbe di un restauro, faceva parte dell’antica cappella di Sant’Angelo; ammirandola notiamo immediatamente delle affinità con la Madonna del Carmine dipinta dal Ciccarelli nella chiesa di San Rocco di Atessa, tra le opere più riuscite di questo pittore. Il San Michele invece è tratto dal quadro della Madonna con San Michele e San Giovanni presso la chiesa madre di San Giovanni in Rapino. Ciccarelli al posto della Madonna di Atessa che accenna un sorriso, qui ha realizzato una versione più seria e malinconica.
Le altre opere sono l’Immacolata Concezione, che il Ciccarelli
realizzò per la chiesa di San Lorenzo in Rapino, e per la cappella del Duomo di
Guardiagrele.
F. Ciccarelli, Madonna
Immacolata come Regina degli Angeli, chiesa di San Lorenzo, Rapino. ID, Madonna
Immacolata, Duomo di Guardiagrele.
Nella tela di Rapino la Madonna è al centro di una
grande nuvola attorniata da angioletti, in un paesaggio botticelliano naturale
con tempietti e cittadelle in una innaturale posizione prospettica, nel quadro
guardiese invece la Madonna è racchiusa in una classica mandorla, sorretta da 4
angeli, mentre nel primo piano si vede la tomba vuota, e gli Apostoli che
adorano il miracolo dell’Assunzione. Si notano somiglianze con il quadro della
Madonna nella chiesa di San Francesco di Loreto Aprutino, e quanto a scene
corali, esso è uno dei più belli realizzati da questo pittore.
24 luglio 2024
Antonio Di Jorio, Ave Maria, per tenore.
23 luglio 2024
Antonio Di Jorio, Canzone di Giovinezza, Archivio Antonio Di Jorio, Atri.
22 luglio 2024
Giovanni Pansa, Miti, leggende e superstizioni dell'Abruzzo: San Martino eremita di Atessa, La leggenda di San Francesco in Abruzzo, La tradizione della Guerra Sociale Madonna di Filetta, il Moribondo, Carnevale, La casa di Ponzio Pilato a Bisenti,Tradizione anti Giudaica in Abruzzo, Lo Ius Primae Noctis in Abruzzo, La leggenda di San Tommaso di Ortona.
17 giugno 2024
12 giugno 2024
4 giugno 2024
29 maggio 2024
12 maggio 2024
Cronistoria della riformata provincia di S. Angiolo in Puglia divisa in tre parti, raccolta, e compilata dal padre f. Arcangelo da Montesarchio, 1732.
20 aprile 2024
Giovanni Antonio Cardona di Atessa, i suoi bei paliotti in scagliola.
Giovanni Antonio Cardona di Atessa, i suoi bei paliotti in scagliola
di Angelo IoccoPoco conosciuto, non sa quasi
niente della sua attività; atessano di buona famiglia, i suoi avi costruirono
una casa che oggi prospetta sulla piazza Benedetti, dive c’è la celebre bottega
del liquore San Pasquale. Giuseppe Antonio fu falegname e scultore, e la sua
maestria nel lavorare la scagliola, la possiamo ammirare nei due bellissimi
paliotti d’altare che si trovano nella chiesa di Santa Croce in Atessa, uno dei
quali firmato e datato 1703. I due paliotti abbelliscono l’altare della Madonna
del Rosario, la “mamma di Atessa”, copia dell’originale di Felice Ciccarelli di
Atessa conservata nella chiesa di San Rocco della cittadina. Questa copia forse
è di Francesco Paolo Marchiani per bella fattura, ma c’è chi sostiene che sia
una copia devozionale di Gabriele Falcucci atessano, che nel paese realizzò
diverse altre opere, specialmente nella chiesa di San Domenico, dove nel 1857
firmò degli affreschi della volta centrale, purtroppo quasi distrutti da
infiltrazioni che ne hanno compromesso l’antica bellezza, e nella cappella
omonima della chiesa, nell’altare privilegiato della Congrega del Rosario, il
Falcucci dipinse un grande quadro di San Domenico e i Misteri del Rosario.
Tornando al Cardona, oltre all’altare del Rosario, realizzò il paliotto della
cappella corrispondente nella navata di sinistra, della Beata Vergine delle
Grazie.
LEGGENDA DELLA MADONNA DELLE
GRAZIE DI ATESSA
La nicchia conserva la statuetta
del XVI sec. di fattura molto popolare della Madonna col Bambino e alla base
due angeli; la leggenda riportata da padre Tommaso Bartoletti nei suoi
manoscritti di storia atessana, dice che in una nicchie tufacea dove oggi
insiste l’altare, fu rinvenuta la statuetta votiva, che fu messa in sicurezza
dentro la chiesa, ma ogni giorno la statua veniva rinvenuta nello stesso luogo,
qualche mano misteriosa la riponeva sempre lì? O era il volere della Madonna?
La terza volta che la Madonna fu rinvenuta allo stesso posto, fu sentimento
comune innalzarLe un altare.
La Madonna ha quel movimento
realistico delle Madonne tosco-umbre, le cui influenze secondo il Toesca,
giunsero nell’Abruzzo aquilano nella seconda metà del Duecento, con la venuta
nel Regno di Sicilia degli Angiò. A Scurcola infatti nel santuario della
Madonna della Vittoria, si conserva la bellissima Madonna, con l’anca piegata
nel sorreggere il Bambino, che le si aggrappa ai capelli. Un dettaglio
artistico di rilievo, di saporito realismo, del tutto assente nelle Madonne
statiche del Romanico. Una Madonna che nella zona chietina ha delle affinità
anche con la Madonna col Bambino della bottega di Francesco Perrini nel portale
della chiesa di Sant’Agostino di Lanciano, del 1320 ca.