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17 gennaio 2023

Giuseppe Lorentini, Perché l’Abruzzo? Un arcipelago di campi di concentramento fascisti durante la Seconda Guerra Mondiale (1940-1943).


Costantino Di Sante, Dall’internamento alla deportazione. I campi di concentramento in Abruzzo (1940-1944).

Costantino Di Sante

Dall’internamento alla deportazione

I campi di concentramento in Abruzzo (1940-1944)

 

Indice

Introduzione 

I. L’internamento 

  • 1.1. Le prime disposizioni del regime fascista
  • 1.2. Il primo campo di concentramento
  • 1.3. L’applicazione delle norme di sicurezza
  • 1.4. Le disposizioni contro gli ebrei
  • 1.5. L’internamento nell’organizzazione della nazione alla guerra
  • 1.6. L’internamento e le altre forme di repressione
  • 1.7. Prescrizioni per i campi di concentramento
  • 1.8. I primi internati
  • 1.9. Categorie di internati
  • 1.10. I campi di concentramento in Italia

II. Abruzzo regione d’internamento 

  • 2.1. Località di internamento e campi di concentramento in Abruzzo
  • 2.2. L’istituzione dei campi di concentramento
  • 2.3. Casoli, il campo per gli ebrei
  • 2.4. Il campo di concentramento nell’asilo infantile "Principessa di Piemonte" a Chieti
  • 2.5. Il campo per gli italiani "pericolosi" di Istonio Marina (Vasto)
  • 2.6. Il campo di smistamento di Lama dei Peligni
  • 2.7. Il campo femminile di Lanciano
  • 2.8. Tollo, il campo per i comunisti Jugoslavi
  • 2.9. L’unico campo in provincia di Pescara a Città S.Angelo.
  • 2.10. Il campo di concentramento nella città fortezza di Civitella del Tronto
  • 2.11. Il campo di concentramento nella Badia Celestina di Corropoli
  • 2.12. I cinesi internati nella Basilica di S.Gabriele a Isola del Gran Sasso
  • 2.13. I campo di concentramento di Nereto
  • 2.14. I campo di concentramento di Notaresco
  • 2.15. I campi di concentramento di Tortoreto Stazione (Alba Adriatica) e Tortoreto Alto
  • 2.16. Gli zingari internati nel campo di concentramento di Tossicia

III. La gestione e la vita nei campi di concentramento

  • 3.1. Direzione e vigilanza dei campi di concentramento
  • 3.2. L’alimentazione
  • 3.3. Sussidi e assistenza
  • 3.4. Condizioni igieniche e sanitarie
  • 3.5. Corrispondenze Postali
  • 3.6. Lavoro e tempo libero
  • 3.7. Sovraffollamento e spostamenti

IV. L’occupazione tedesca 

  • 4.1. Gli internati e i campi di concentramento durante i quarantacinque giorni
  • 4.2. I campi di concentramento dopo l’8 settembre
  • 4.3. La persecuzione degli ebrei e le "anticamere dello sterminio"
  • 4.4. L’occupazione tedesca, gli internati e i campi di concentramento abruzzesi
  • 4.5. Il Konzentrationlager di Teramo
  • 4.6. Il contributo alla resistenza degli internati
  • 4.7. Dalla deportazione alla liberazione

Appendice

Bibliografia (non fornita dall'Autore)

 

Introduzione: nell’introduzione si chiarisce il significato dell’internamento e dei campi di concentramento fascisti e gli obiettivi che la tesi vuole raggiungere.

Capitolo I: il primo capitolo è una ricostruzione storico-giuridica dell’internamento. Nel primo paragrafo si analizza la fase organizzativa, prima dell’entrata in guerra dell’Italia, riportando le principali normative che disciplinarono l’apertura dei campi di concentramento. Nel secondo paragrafo si prende in considerazione le due forme di internamento attuate dal regime fascista e di come vennero applicate in Abruzzo.

Capitolo II: nel primo paragrafo viene riportata una cartina dei campi di concentramento in Abruzzo e per ogni campo la prassi seguita per la sua istituzione e le opere realizzate per renderlo operativo.

Il secondo paragrafo è costituito prevalentemente dagli elenchi degli internati nei singoli campi abruzzesi distinti per nazionalità, sesso, data dell’internamento e dove è riportato il motivo dell’internamento.

Capitolo III: in questo capitolo si riportano le varie condizioni di vita degli internati nei campi abruzzesi e come erano gestiti.

Il primo paragrafo oltre a riportare un elenco dei vari direttori dei campi definisce anche le loro competenze, lo stipendio che ricevevano, le rimozioni e dove ci sono i verbali delle ispezioni ministeriali e della Croce Rossa Italiana.

Nel secondo paragrafo vengono riportate le condizioni di vita degli internati, gli episodi di carenza alimentare e igienica e le restrizioni alle quali erano sottoposti.

Il terzo paragrafo ricostruisce, oltre ai vari casi di evasione avvenuti nei campi di concentramento abruzzesi, anche i trasferimenti di internati per motivi di sovraffollamento e quelli rimessi in libertà per l’atto di clemenza di Mussolini nell’ottobre del 1942 per il ventennale della marcia su Roma.

Capitolo IV: nel primo paragrafo viene riportata la situazione dei campi abruzzesi, ancora funzionanti, durante l’occupazione tedesca.

Il secondo paragrafo è dedicato all’ultimo campo di concentramento istituito in Abruzzo e alle differenze che lo contraddistinsero rispetto agli altri campi.

Nel terzo paragrafo viene riportato l’elenco degli internati del campo di Teramo con il motivo del loro internamento e la situazione igienico sanitaria del campo.

Nel quarto paragrafo, le ultime disposizioni prese nei confronti degli internati e quando e come avvenne la liberazione dei campi nella primavera del 1944.

Conclusioni

Nell’appendice vengono riportati alcuni documenti che riguardano i campi di concentramento abruzzesi.

La bibliografia oltre a riportare i testi di riferimento conterrà un indice analitico dei vari fondi dell’Archivio Centrale dello Stato sull’internamento.

 "l’internamento degli ebrei

rappresentò la premessa

organizzativa essenziale

per la deportazione del 1944"

LUTZ KLINKHAMMER