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20 maggio 2023

Canti abruzzesi di Vasto, canzoni d'autore.


A Miramare Versi e musica di: Florindo Ritucci Chinni - Cantato da: Gaetano Ciancio (Ballareine) Ahazzete bbella me versi di Espedito Ferrara - musica di Aniello Polsi, dall'operetta Core me' del 1932 Cuncittì Versi e musica di: Florindo Ritucci Chinni - Cantato da: Gaetano Ciancio (Ballareine) E passe l'anne e passe... versi di Ottaviano Giannangeli - musica di Benedetto Bianchi
Ere nu Fiore (Core Mè) Dalla commedia musicale abruzzese in 3 atti Core Mè..., versi di Espedito Ferrara - musica di Aniello Polsi I' Vulesse pijjà mojje versi di Giuseppe Perrozzi - musica di Aniello Polsi J'Abruzzu!
versi di Carlo Perrone - musica di Nazzareno De Angelis, Coro Polifonico Histonium - Lupacchino dal Vasto J' vaj' all'orte Anonimo - Coro Polifonico Histonium - Lupacchino dal Vasto L’ Amore vene e và Versi e musica di: Romualdo Pantini e Florindo Ritucci Chinni La Belline! Versi e musica di: Luigi Anelli - Canta Gaetano Ciancio (Ballarèine) La Canzone di Cicirinelle Versi e musica di: Florindo Ritucci Chinni - Canta Gaetano Ciancio (Ballarèine) La Canzone di Nonne versi e musica di Aniello Polsi, Coro folk Aniello Polsi di Vasto La Fije de Ciarcialle Anonimo popolare La Pèchera spirdìute o Mare majje, Scur' a mmaje o Lamento di una vedova La pecora sperduta o Povera me, me desolata o Lamento di una vedova, ignoto - secolo XVIII - riduzione in versi in dialetto vastese di Luigi Anelli Canta Antonietta D'Angelantonio con il coro folkloristico di Vasto, nel 1968, diretto dal maestro Antonio Zaccardi La Scaffette (panierino di pesce assortito) versi e musica di Aniello Polsi, canta Gaetano Ciancio La Villegne Versi e musica di: Florindo Ritucci Chinni - Canta Gaetano Ciancio (Ballarèine) Lu Ciutrone - Vujie pijà la mojje
Versi di Modesto della Porta
Lu Quardille Versi e musica di: Luigi Anelli - Canta Gaetano Ciancio (Ballarèine) Lucijè (Na vote corre lu lebbre) (Ogni node arrive a lu pettine) versi di Giuseppe (Peppino) Canci - musica di Aniello Polsi Maria Nicola Coro folk Aniello Polsi, Vasto Mariè! (Nachetazzerazzerazzera- Nachetazzerazzerazzà!) Anonimo popolare - Canta Gaetano Ciancio (Ballarèine)
Mariuccelle versi di Adelio Tilli - musica di Antonio Zaccardi 'Ngi pinzà versi e musica di Antonio Di Iorio - Canta Gaetano Ciancio (Ballarèine) Nustalgie di Vaste versi e musica di Aniello Polsi - Canta Gaetano Ciancio (Ballarèine) Pronta pronte versi di S. D'Ercole - musica di Aniello Polsi Reginella campagnola versi di C. Bruno - musica E. Di Lazzaro, Coro folk Aniello Polsi, Vasto Si vù cambà cend'anne versi di Espedito Ferrara - musica di Aniello Polsi, dall'operetta Core me' del 1932 Sirinate (versi di Luigi Anelli - musica di V. Marchesani) T'aspetto a Vasto Versi di Carlo da Vinci - musica del M° Cambi. Canzone, portata alla ribalta ed incisa da Gloria Christian, al V° Festival della Canzone Abruzzese Molisana a Vasto nel 1959 V'aspetteme a l'Abbruzze versi e musica di Aniello Polsi - Coro folk Aniello Polsi, Vasto Viva, viva, viva (Tarantella abruzzese) Da Core mè..., commedia musicale abruzzese in 3 atti, versi di Espedito Ferrara - musica di
Aniello Polsi, Cantato dal Coro polifonico Histonium Vasto Vocche a vocche... core a ccore versi e musica di Aniello Polsi Vola vola vola di Luigi Dommarco - Guido Albanese

1 maggio 2023

Paese me', Coro Sant'Andrea, Pescara. Canti popolari abruzzesi.


PAESE ME' di Antonio Di Jorio 
L'AMORE ME' CHE VO? di Emilio Spensieri - Lino Tabasso 
E PASSE L'ANNE E PASSE di Ottaviano Giannangeli - Benedetto Bianchi 
LU SANT'ANTONIE popolare - versione Ennio Vetischi 
TUTTE LE FUNTANELLE popolare 
VIVA VIVA VIVA dall'operetta Core me' di Espedito Ferrara - Aniello Polsi 
ALL'ORTE popolare 
PESCARE! di Giuseppino Mincione - Antonio Di Jorio 
MARE NOSTRE di Luigi Illuminati - Antonio Di Jorio 
QUANDE LA FIJA ME' popolare 
LA CANZONE DE LU GRANE di Nicola Mattucci - Antonio Di Jorio 
VOLA VOLA VOLA di Luigi Dommarco - Guido Albanese. 

Da: Abruzzo Forte e Gentile 95

17 febbraio 2023

Guido Giuliante, le migliori canzoni abruzzesi.




LE CANZONI ABRUZZESI DI GUIDO GIULIANTE (1912-1976) di Pennapiedimonte,
collaborò come paroliere coi musicisti: Antonio Di Jorio, Giuseppe Di Pasquale ovvero  Padre Donato OFM, Aniello Polsi, don Ottavio de Caesaris

le canzoni:
LU FUCULARE
musica Aniello Polsi
Coro "V. Olivieri" di San Vito chietino

STURNELATE DI MALINCUNIJE
musica don Ottavio de Caesaris
Coro Armonie d'Abruzzo

GESU' BAMBINE NASCE
musica Giuseppe Di Pasquale
Coro Ethnica Orchestra La figlia di Jorio, Chieti

LU PAZZIARELLE SFASCIATE
musica Antonio Di Jorio
Corale Tommaso Coccione, Poggiofiorito

SERENATA A MMARE
canzone di Guido Giuliante
musica di Antonio Di Jorio

Corale Università della Terza Età, Lanciano
del M° Giuseppe Casciato.

Da: Abruzzo Forte e Gentile 95

21 gennaio 2023

Pier Andrea Brasile, un professore e cantore di Lanciano.

Pier Andrea Brasile, un professore e cantore di Lanciano

di Angelo Iocco

Il Brasile nacque nel 1900 a Mozzagrogna nel Casino Brasile, di proprietà dell’antica famiglia, che possiede a Lanciano due palazzi, quello del rione Civitanova in via Santa Maria Maggiore, non molto distante dalla piazzetta della chiesa di Santa Maria, e il palazzo Brasile edificato sopra un edificio medievale con robusti archi ogivali, nell’area di via Umberto.


Pier Andrea compì gli studi classici, si laureò nel 1922 all’Università degli Studi di Roma e perseguì l’attività di docente di Letteratura e Grammatica Latina al liceo classico di Lanciano. Oltre a insegnare italiano, storia e filosofia era una fine latinista, pubblicò varie operette in latino, come “Quaevis omnia / Latine dicere possum”, una raccolta stampata a Lanciano nel 1950 dalla Tipografia Masciangelo, un vero e proprio trattato in lingua latina nello stile del dialogo, con un’appendice di poesie; compose una grammatica manoscritta del latino e un’altra sul dialetto abruzzese.

 


In gioventù fu amante della poesia dialettale e in lingua. Il dialetto fu sempre usato dal Brasile come viva espressione del sentimento, che continuò a utilizzare fino alla fine.
Nel 1922 infatti partecipò al Concorso delle canzoni abruzzesi del 18-19 aprile con la canzone "S’ucchie" da lui stesso musicata, anche se il prof. Santacroce opina che possa essersi fatto aiutare per le note da un parente. Una serenata d’amore molto melodiosa e andante, dedicata a una tale Pasquarosa, che ancora oggi continua a essere riproposta dai cori, specialmente da quello di Poggiofiorito e dal Coro dell’Università della Terza Età di Lanciano, fino al 2019 diretto dal M° Giuseppe Casciato.

Non vinse primo premio al concorso, ma ottenne diverse lodi, sicché continuò a scrivere canzoni per le famose rassegne canore delle Maggiolate di Ortona negli anni a seguire. Strinse amicizia con il compositore Aniello Polsi di Vasto, con cui scrisse delle canzoni che gareggiarono anche al Festival della Canzone Abruzzese e Molisana di Vasto, la cui prima edizione ci fu nel 1955. I titoli: Lu ‘mbirimbimbì attaccate a lu file (1967, anche se fu composta nel 1949, come riportato in nota a penna sul dattiloscritto), Nen pijà stu brutte vizie!, datata 1960, e altre. Polsi raccolse anche le sue canzoni nel suo album Canti del mio Abruzzo. Brasile ebbe contatti con i vari intellettuali lancianesi, Fagiani, Bontempi, il dottor Armando Marciani, il dottor Corradino Marciani celebre studioso di storia lancianese, e diversi altri; nella sua attività di studi cercava di abbracciare tutte le arti, era un fine incisore e disegnatore, riprodusse i maggiori monumenti di Lanciano, poi si appassionò alla fotografie e scattò diverse diapositive degli scorci del centro storico, fornendo, a distanza di anni, dei veri documenti storici che testimoniano com’era la città 70 anni fa. Scrisse volumi di poesie dedicate a Lanciano e redasse vari manoscritti di ricerche storiche sulla famiglia Brasile, compilò uno Zibaldino, che va dal 1943 al 1949, con ricordi personali e di famiglia, interessanti soprattutto per quanto riguarda il capitolo della seconda guerra mondiale, fece ricerche negli archivi parrocchiali della città, ad esempio presso la chiesa di Santa Lucia al Borgo, nell’area dove era stanziata la famiglia, scrisse altre composizioni in lingua, che a volte riutilizzava in versione dialettale, come la poesia per la Pasqua di Lanciano.

Fu un uomo versatile, uno di quegli intellettuali a tutto tondo di una volta, che oggi è così tanto difficile trovare nell’appiattimento culturale imperante dei nostri tempi. Si spense nel 1973 a Lanciano. La sua memoria è oggi custodita dal figlio avv. Gerardo Brasile e dalla nipote Francesca Romana Brasile, che si cura di recuperare tutte le memorie dell’amato nonno.

23 settembre 2022

Mario Bosco, il cantore di Lancianovecchia.

Mario Bosco, il cantore di Lancianovecchia
di Angelo Iocco

Se Lanciano ha nella sua schiera di poeti Cesare Fagiani con suo padre Alfonso, Francesco Brasile e Giuseppe Rosato, tra i più popolari, tra quelli più intimi e più schietti e pimpanti, conoscerà certamente il maestro Mario Bosco. 
Nacque a Lancianovecchia, in via dei Frentani, dove visse, presso il palazzo De Crecchio. Giovanissimo, assistette ai fatti luttuosi della seconda guerra mondiale, e al sacrificio dei giovani Martiri Ottobrini del 5 e 6 ottobre 1943; in una intervista Rai del 1996 per un documentario sulla guerra in Abruzzo, infatti Mario Bosco ricorda di come ad esempio un ragazzo dei Martiri disse alla madre, dopo aver preso la comunione: “mamma, sento che oggi c’è necessità di dare il sangue! Devo andare anche io!”. Bosco successivamente partecipò insieme a vari altri civili a quelle operazioni di sabotaggio contro l’oppressione tedesca, e fu decorato a guerra finita. 
Studiò, e andò a fare il maestro in varie località, finendo la sua attività a Lanciano col pensionamento negli anni ’80. 
Da sempre appassionato di poesia e arte, nel 1986 fu nominato presidente onorario dalla nascente Associazione culturale “Amici di Lancianovecchia”, ancora oggi in attività. 
Con questa associazione, Bosco cercò di dare impulso alle varie attività culturali della città, valorizzando i monumenti e le chiese. Amico della maestra Concetta Tritapepe di Lanciano, partecipò con lei a vari concorsi di poesia della città e dintorni; memorabili quelli di Poggiofiorito e di Castelfrentano, dove più volte ebbe lodi per le sue liriche organizzati dall’Associazione culturale Di Loreto-Liberati con a capo Peppino Di Battista, e l’Associazione corale “T. Coccione” con Vincenzo e Camillo! 
Non solo, Bosco fu amico di vari musicisti con cui scrisse delle bellissime canzoni che parteciparono al Festival del Trabocco d’Oro di Fossacesia, alla Viuletta d’Oro di Francavilla al mare, alle Settembrate Abruzzesi di Pescara, e via dicendo.
Sono le canzoni Chi ssi cojje? con musica di Aniello Polsi, A lu trabbocche con musica di Mario Lanci, una canzone che non a caso vinse il primo premio a Fossacesia. Con Lanci suo amico fraterno e grande mente della musica a Lanciano, il Bosco scrisse varie canzoni. Questa che ha per tema il trabocco e l’amore, i panorami marini di San Giovanni in Venere, è seconda solo alla canzone di Sigismondi e Albanese Lu pescatore (1927) per finezza, senza fronzoli, senza parole banali, ma solo piena di vivo sentimento, andante come se si sia cullati dalle onde del mare.
                               
Le altre liriche sparse del Bosco riguardano principalmente le attività artigianali dell’antica Lanciano, e ovviamente la celebrazione dei bellissimi monumenti, il ricordo delle tradizioni e delle feste.
Vediamo la lirica dedicata al Dono che si celebra a Lanciano l’8 settembre:

Lu done a la Madonne de lu Ponte

Gn'attacche la ciambotte chelu sone
cumenze ccamminà lu Cumitate,
lu Schineche e na morre di scacchiate
che ttè li bandirelle di lu done

Dapò ... Passe dapò la divuzione:
conche di grane cariche 'nfiurate,
figure di Madonne, uve 'ndurate,
quatrine che ha ricotte ugne frazione,

'na voce che mmi cante dentre ancore ...
E mentrre scoppie attorne l'allegrie,
fra bombe, bande e ssone di campane,

la fede che si sbusciche a lu core,
smove le labbre a tante Avemmarie
pè salutà la Mamme di Langiane.

Oppure come non ricordare l’inno al rione Lancianovecchia, che inizia con “Palazze, arcate, chiese e campanile”, o la poesia della Squilla di Natale, su cui ci si sono cimentati anche Fagiani e Rosato, o la poesia della tradizione del Sant’Antonio, o la poesia per bambini sull’albero di Natale?
Bosco è il cantore dell’innocenza, mostra la figura dell’anziano mite e schietto che con facilità e amore ricorda, come una biblioteca spalancata, le antiche memorie di un popolo di mastri e artigiani che operò nei secoli a Lancianovecchia, la sua terra.
C’è un’altra poesia sul suo quartiere, che inizia con:

Lancianoevecchie, core di Lanciane,
che custodisce usanze e tradiziune,
tu spenne all’arie l’utime pallune
pe’ culurà nu sone di campane.

In cima a tutto sta “la mazza de lu Campanile”, ovvero il campanile della Cattedrale, il simbolo protettore della città, baluardo della fede e delle tradizioni. 
La sua memoria è custodita dai nipoti e dalla figlia Paola Bosco, la Città gli ha intitolato una scuola elementare nel rione Cappuccini; si auspica che un giorno si riesca ad avere una pubblicazione integrale delle sue liriche, a completamento della rosa degli artisti che hanno fatto grande, nel loro piccolo, la letteratura della città di Lanciano.

                                                    A lu trabbocche (1969)

 A lu trabbocche (1969) 
Canzone abruzzese (versi Mario Bosco musica Mario Lanci ) Corale Guido Albanese

13 agosto 2022

Coro folkloristico Aniello Polsi di Vasto, 1981- 82. Rassegna di canzoni abruzzesi del M° Nicola Stivaletta.


Rara registrazione effettuata a casa del M° Nicola Stivaletta con i cantori vastesi Le Sirene di Vasto, nucleo costitutivo del successivo Gruppo Folk "Aniello Polsi". 
Solisti per l'occasione: Luciano Flamminio e Antonio Bruno
Direzione e Pianoforte: Nicola Stivaletta. 
Archivio L. Flamminio, digitalizzazione A.Iocco

Nicola Stivaletta

Coro folkloristico Aniello Polsi di Vasto, 1981- 82. Rassegna di canzoni abruzzesi del M° Nicola Stivaletta.


  1)   ...
  2)   Belle si tu ... o Vaste
  3)   Na perle è l'Abbruzze!
  4)   Cuncerte notturne! (frammento)
  5)   Lu prim'amore (frammento)
  6)   Fijje luntane
  7)   La sturielle de nonne
  8)   Na perle è l'Abbruzze!
  9)   Rusì ... si na dispettose!
10)   Sete

Nel 1979 il M° Nicola Stivaletta, con la collaborazione di quattro ragazze (Grazia e Rosa Spadaccini, Ileana Iubatti, Teresa D'Agostino), costituisce un piccolo gruppo canoro che porta il nome "Le Sirene di Vasto" con l'intento di riscoprire le tradizioni del folklore abruzzese e di proporre il suo repertorio personale. 
Arricchendosi man mano di nuovi elementi e con l'aggiunta di alcuni componenti del coro dei ragazzi gli "Usignoli del Golfo" (Virginia Di Berardino, Maria Pellicciotta, Rosella Esposito,  Maria Rosaria Iacovitti, Filippo Marino, Luigi Bracone), nel novembre 1983 si costituisce ufficialmente il coro con la denominazione di Gruppo Folkloristico "Aniello Polsi", in memoria dell'omonimo maestro scomparso nell'aprile dello stesso anno. 
(Filippo Marino)

26 agosto 2021

Coro folkloristico "Aniello Polsi", 1983, concerto chiesa S. Antonio da Padova, Vasto.

Gruppo Folk Aniello Polsi, Vasto, Arena delle Grazie, 1984



                  Aniello Polsi                                                      Nicola Stivaletta

Coro folkloristico "Aniello Polsi", reg. 1983, concerto chiesa S. Antonio da Padova, Vasto, diretto dal M° Nicola Stivaletta, fisarmonica Filippo Marino.

Brani del M° Aniello Polsi:








Nel 1979 il M° Nicola Stivaletta, con la collaborazione di quattro ragazze (Grazia e Rosa Spadaccini, Ileana Iubatti, Teresa D'Agostino), costituisce un piccolo gruppo canoro che porta il nome "Le Sirene di Vasto" con l'intento di riscoprire le tradizioni del folklore abruzzese e di proporre il suo repertorio personale. 
Arricchendosi man mano di nuovi elementi e con l'aggiunta di alcuni componenti del coro dei ragazzi gli "Usignoli del Golfo" (Virginia Di Berardino, Maria Pellicciotta, Rosella Esposito,  Maria Rosaria Iacovitti, Filippo Marino, Luigi Bracone), nel novembre 1983 si costituisce ufficialmente il coro con la denominazione di Gruppo Folkloristico "Aniello Polsi", in memoria dell'omonimo maestro scomparso nell'aprile dello stesso anno. 

Archivio Filippo Marino