19 novembre 2024
Guido Albanese, Nuovi Canti Popolari d’Abruzzo, Firenze, Prem. Stamp. Musicale G. & P. Mignani, 1927.
15 novembre 2024
Matteo Liberatore, Le campane di S.Maria Maggiore in Vasto.
6 novembre 2024
Coro folk Nino Saraceni di Fossacesia, audiocassetta "A San Giuvanne".
1 novembre 2024
Tommaso Ciampella di Miglianico, compositore abruzzese delle Maggiolate, musicologo e autore di musiche sacre.
Tommaso Ciampella di
Miglianico, compositore abruzzese delle Maggiolate, musicologo e autore di
musiche sacre.
di Angelo Iocco
Nacque a Miglianico nel 1893, lo stesso anno del famoso compositore abruzzese Guido Albanese a Ortona. Apprese i rudimenti della musica con la banda locale, poi continuò gli studi, insegnando infine musica privatamente. Si sposò nel 1922; apprezzato musicista si trasferì a Chieti, dove nel 1930 fu chiamato a dirigere l’orchestra al Teatro Marrucino di Chieti per un Galà fascista, dove si erano riunite le delegazioni degli Squadristi provinciali. Pubblicò in questi anni a Ortona, per la tip. Bonanni, delle raccolte di studio per musica. Dopo la guerra continuò a fornire le lezioni di musica, e pubblicò: Il canto nella scuola : 15 composizioni didattiche per le scuole elementari e ad uso degli Istituti magistrali, scuole di tirocinio, scuole di avviamento. Con aggiunta di 3 quadri sinottici tonali per esercizi teorico-pratici. Parte I Firenze : Tip. G. E P. Mignani, [1947]. Collaboratore della Rivista Abruzzese a Chieti, che poi si trasferirà a Lanciano, il Ciampella pubblicò due scritti di musica abruzzese: La personalita e l'arte di F. Paolo Tosti, e Venerdi Santo e il Miserere di F. S. Selecchi . Quest’ultimo uno dei primi studi moderni critici, che si svincolava dalle estetiche esagerazioni degli scrittori di Chieti, come Francesco Vicoli, e riportava un’analisi musicale del celebre Miserere. Partecipe alle Maggiolate di Ortona, risorte dalle devastazioni belliche, nel 1947 si presentò con la canzone Amore me’, amore me!, forse la più famosa della sua produzione, tanto da essere adottata dal Coro folk “Antonio Di Jorio” di Atri, incisa nel cd “Venticelle d’Abruzze” a cura del M° Concezio Leonzi. E’ una canzone che è simbolica nel periodo in cui fu scritta, un periodo di un Abruzzo in macerie, la piccola Miglianico era in macerie, così come Ortona e Francavilla, ricordate nel programma finale dalla canzone dell’Albanese: Ci manche all’Adriatiche na perle, presentata nella Maggiolata del ’47. Il canto di Ciampella invece invoca l’amore, la felicità, la gioia di continuare a vivere, quasi volesse esorcizzare lo spettro della devastazione ancora tangibile.
Per Miglianico,
Ciampella scrisse anche un suggestivo Miserere, ancora oggi eseguito, sui versi
dei Salmo 50; una composizione per banda che per tonalità ascendente, in certi
punti ha delle affinità con il Miserere del Selecchy di Chieti, ma ovviamente
il colto Ciampella lo reinterpreta e ne fa un pezzo originale. Acute le voci al
v. “secundum magnam misercordiam tuam”, per poi ridiscendere in tonalità, nella
conclusiva “Miserere, miserere mei Deus!”.
A Miglianico si
eseguono da parte della Confraternita S. Pantaleone le musiche del Miserere di
Ciampella, dal Salmo 50, che comprende le strofe del “Misere mei Deus – Et
secundum multitudinem miserationem tuarum – Amplius lava me”; mentre del
Maestro di Banda Ettore Paolini, storica figura miglianichese, la Marcia funebre. Il testo è tratto dalle Sette ultime parole (Le tre ore di Agonia di
Nostro Signore) di Saverio Mercadante, mov. 1: Già trafitto, andante mosso. È uno spettacolo ancora oggi,
ascoltare queste due musiche nella chiesa madre di Miglianico suonate dalla
Corale, e poi partecipare al commovente corteo della processione del Cristo
morto per le strade del paese, seguendo il Feretro e la Banda.
Ecco le canzoni
presentate dal Ciampella alle Maggiolate di Ortona
Amore me, amore me!
(1947)
La fije e lu core di
tatà (1948)
Villanelle annamurate
(1950)
Mare e sonne (1952)