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26 aprile 2024

Festival nazionale Canti della Montagna - Montesilvano, 1993.



CANTI ABRUZZESI ARCHIVIO VINCENZO COCCIONE - POGGIOFIORITO FESTIVAL NAZIONALE "CANTI DELLA MONTAGNA" 1993 CENTRO ABRUZZESO EST - MONTESILVANO 


J'ABBRUZZU canzone abruzzese del 1948 di Carlo Perrone-Nazzareno de Angelis 

Rassegna canti sacri a 4 voci 

SALVE REGINA 

RESTA CON NOI, O SIGNORE 

MUNTAGNA CARA 

LA MUNTAGNA E' UNE di Eldo Verzellini - Gino Piastrelloni 

MADONNA ME' di Fausto de S. 

QUANDO SI PUO', CADE LA NEVE di Errico Gizoni 

LA MUNTAGNA di Mario D'Arcangelo - Argentino Montanaro 

MUNTAGNA DOCE E CARE di Camillo Coccione - Vincenzo Coccione 

LA PASTORELLA di Italo Luciani 

MAJELLA ME' di Camillo Di Benedetto - Vincenzo Polidoro 

DIMMELE TU di Rocco Granata - Aldo Nicolini 

INNO ALLA MONTAGNA di Donato Ricci 

BORGA DE ROMA di Gino Bonanni 

NINNA NANNA A LA MUNTAGNE di Nicola Stivaletta 

CANTE DE MUNTAGNE di Gino Piastrelloni.

17° Festival nazionale Canti della Montagna - Montesilvano, 1993.


ARCHIVIO VINCENZO COCCIONE - POGGIOFIORITO 17° FESTIVAL NAZIONALE CANTI DELLA MONTAGNA CENTO ABRUZZO EST - MONTESILVANO 1993 

LATO A 

MUNTAGNA ME' di A. Di Biase 

MUNTAGNE NOSTRE, MUNTAGNE CARE 

CHE LUCIA STRANE di Aldo Aimola Francesco Lorenzi 

FONTE D'ANTICHE MUNTAGNE di Bonanni 

LA VOCE DELLA NEVE di Eldo Verzellini Gino Piastrelloni 

SUL SENTIERO di Enrico Zanini 

SUL MONTE (?) 


LATO B 

SALTARELLA  

canti vincitori 

LA MUNTAGNA ME' di Di Biase 

CCHIU' SSU di Mario Bosco Lino Crognale 

PE' LA MUNTAGNE di Mario D'Arcangelo Argentino Montanaro 

CIME D'INCANTE di Camillo Coccione Vincenzo Coccione 

E NA SPOSA LA MAJELLE di Nicola Stivaletta 

PAESE DI MUNTAGNE di F. Pincelli.

12 aprile 2024

La lune a la Maielle. Canti abruzzesi, versi di Don Evandro Marcolongo.


Coro Giovani Voci Dijoriane, Atessa
canzoni:
SERENATELLA STUNATE di Marcolongo-Di Jorio
PAESE ME' di Marcolongo-De Francesco
LA BANDA DI ZI' NICO' di Marcolongo-Di Jorio
CHI VA'...CHI VE' di Marcolongo-Di Jorio
QUANDE MAMME MI DICE' i Marcolongo-Di Jorio
LE STELLE di Marcolongo.Garzarelli-Jannucci
UNA BELLE, UVA DOCE di Marcolongo-Coccione
SERENATA SPASSOSE di Marcolongo-Di Jorio
SERENATA DE L'AMORE PERDUTE di Marcolongo-Coccione
LA CANZONE DE LU GRANE di Marcolongo-Coccione
LA CANZONE DELL'UVA di Marcolongo-Di Jorio
SUONNE di Marcolongo-Di Jorio
BORZA NERE di Marcolongo-Di Jorio

11 aprile 2024

Donato Ricci, Canti della mia terra d'Abruzzo, 1996.


CD - CANTI DELLA MIA TERRA D'ABRUZZO, musiche del M° Donato Ricci di Guardiagrele (1917-2001), con Aldo Aimola e Mauro Iacovella; esecuzione del  del Coro L'Aquila-Tossicia, 1996.

1 - PRIMAVERE di Aldo Aimola, Donato Ricci
2 - COME L0UVE di Aimola-Ricci
3 - NE' SPARETE A LI CILLUCCE di Aimola-Ricci
4 - LU TESORE ME' di Aimola-Ricci
5 - PAESE LUNTANE di M. Iacovella, D. Ricci
6 - VULESSE PIZZICARME di Aimola-Ricci
7 - STU CANTE di Aimola-Ricci
8 - CALE L'AUTUNNE di Aimola-Ricci
9 - NINNA NANNE di Aimola-Ricci
10 - NA VELE NU SONNE di Aimola-Ricci
11 - CANTE DI PESCATURE di Aimola-Ricci
12 - NU SEME PINZIUNATE di Aimola-Ricci

8 aprile 2024

Mare Nostre. Coro Majella di Ortona, diretto dal M° Mario Marincola. Raccolta di canzoni abruzzesi.

Mare Nostre. Coro Majella di Ortona, diretto dal M° Mario Marincola. Canzoni abruzzesi.

LATO A
PIENZ' A CAMPA' di Cuccionitti-Marincola
TUTTE LE FUNTANELLE popolare
SALTARELLE di Lazzarini-Puca
MARE NOSTRE di Illuminati-Di Jorio
FATTE NA RISATELLE di Albanese
STU MUTIVETTE di Marincola

LATO B
VOLA VOLA VOLA di Dommarco-Albanese
MI TE' SETE di Saraceni-DI Jorio
SERENATA SPASSOSE di Marcolongo-Di Jorio
L'AMORE MUDERNE
LU NDRUVARELLE di Saraceni-Fuggetta
AMORE ME!  di Ciampella

Abruzzo Forte e Gentile. Cesare De Cesaris, Antonio Basurto, Maria Papponetti, Marisa Penna. Canzoni abruzzesi.

Abruzzo Forte e Gentile. Cesare De Cesaris, Antonio Basurto, Maria Papponetti, Marisa Penna. Canzoni abruzzesi.

Desiderio Abruzzese, Gruppo Folkloristico di Atri, diretto dal M° Pasqualino Santini.


LATO A
OILI'...OILA' di De Titta-Di Jorio
LU PIANTE DE LI STAGGIUNE di Illuminati-Di Jorio
LA CICOGNA SOPRA IL TETTO di Santini
LI CAMBANE DI ATRE popolare, elab. Mincione-Santini
L'AMORE E' BELLE A FFA'
DESIDERIO ABRUZZESE
TERESINE di De Titta-Di Jorio

LATO B
A LA FIERA DI LANCIANE di Albanese
AMORE CHE SE NE VA di Illuminati-Di Jorio
LA CITELE E LU VECCHIE di Santini
SERENATA STUNATE di Marcolongo-Di Jorio
CHI TE L'HA FATTE FA'
LU PIANTE DE LE FOJJE di De Titta-Albanese
T'ASPETTE CUNCETTI' di Gileno-Verrocchio

7 aprile 2024

Canti abruzzesi del Coro Folk Jolly di Tollo del M° Guglielmo Gialloreto.

Disco LP Canti abruzzesi del Coro folk di Tollo del M° Guglielmo Gialloreto
LATO A NANNE' di Brigiotti-Di Jorio SIRENATA DISPETTOSA di Del Colle-Gialloreto TUTTE LE FUNDANELLE popolare L'AMORE ME' CHI VO'? di Spensieri-Tabasso PAESE ME di Di Jorio FATTE NA RISATELLE di Albanese LATO B TERESINE di De Titta-Di Jorio ARVI' di Misantoni-Vetuschi LU PIANTE DI LI FOJJE di De Titta-Albanese VOLA VOLA VOLA di Dommarco-Albanese ADDIO AMORE popolare, elab. Gialloreto LA SAVITARELLE di Montanaro

Josè Maria Strazzulla, Forme di devozione nei luoghi di culto dell’Abruzzo antico, 2013.

 Josè Maria Strazzulla, Forme di devozione nei luoghi di culto dell’Abruzzo antico, 2013.

30 marzo 2024

Guido Albanese e i suoi canti d'Abruzzo.


Pronipote di Francesco Paolo Tosti, nacque a Ortona da Pietro ed Emilia Primavera. Nel suo paese compì gli studi liceali manifestando forte interesse per la musica. Quindi si trasferì a Roma per studiare composizione, ma allo scoppio della prima guerra mondiale interruppe gli studi e raggiunse il fronte come ufficiale dei bersaglieri. Al termine della guerra si recò a Bologna dove, allievo di Franco Alfano, conseguì il diploma in composizione al Liceo musicale "G. B. Martini" nel 1921. Quindi si dedicò alla composizione e alla tradizione musicale della sua terra abruzzese.
Nel 1920, in qualità di direttore del coro, Guido Albanese partecipò all'organizzazione della prima Maggiolata Abruzzese di Ortona, manifestazione di canzoni dialettali che sarebbe andata avanti con successo fino al 1976 (nonostante le diverse interruzioni nel corso degli anni). Alla Maggiolata presentò alcune tra le sue migliori composizioni, come il trittico Terra d'ore (comprendente La Smarroccatura, Quand'arvè le prime rose e La Villigne), su versi di Luigi Dommarco, Lu piante de le fojje e L'Acquabbelle, entrambe su versi di Cesare De Titta, Core mé e Ci manche all'Adriatiche na perle, di cui egli stesso scrisse le parole.
Nel 1922 compose la celebre Vola vola vola, su versi di Luigi Dommarco, canzone che assurse a tale celebrità da venire considerata l'inno musicale dell'Abruzzo. Il brano avrebbe vinto il "Festival internazionale della canzone italiana" di Parigi nel 1953.
Dal 1929 al '31 tenne la critica musicale sul quotidiano "L'Impero" di Mario Carli. Agli inizi degli anni Trenta fu collaboratore dell'Istituto Luce, realizzando i commenti musicali per i primi cinegiornali sonori. Inoltre collaborò col regista Mario Camerini, per la colonna sonora dei film Giallo (1933) e Cento di questi giorni (1933).
Fu attratto dal teatro dannunziano e compose le musiche per la rappresentazione della Figlia di Iorio, realizzata nel 1931 con la regia di Luigi Antonelli a Pescara, e replicata nel 1935 al Teatro Argentina di Roma.
Fu autore di colonne sonore per documentari cinematografici e televisivi, musiche per la rivista, musica sacra, musiche di scena, romanze, liriche corali, inni patriottici, musica leggera, brani bandistici. Sue liriche furono pubblicate a Bologna dall'editore Bongiovanni e presso l'editore Pizzi & C.
Nel 1999 è stato pubblicato il catalogo delle sue opere, ad opera di Gianfranco Miscia, Francesco Sanvitale e Gianluca Sulli, comprendente 238 composizioni conservate nell'Archivio dell'Istituto Nazionale Tostiano di Ortona.
Il comune di Ortona gli ha dedicato una strada, e apposto una targa commemorativa presso la sua casa in Ortona, in corso Vittorio Emanuele.

26 marzo 2024

Modesto Della Porta, il Poeta d’Abruzzo e del Ta-pù.


Modesto Della Porta, il Poeta d’Abruzzo e del Ta-pù

di Angelo Iocco

 

L’Abruzzo è Modesto Della Porta. Guardiagrele è Modesto Della Porta.

Nel panorama della Poesia dialettale abruzzese, non possiamo non parlare del Nostro. Talmente amato era, e popolare, che ad esempio quando estrassero i corpi dei Caduti della tragedia di Marcinelle nel 1956, nella tasca di un opera fu trovata una copia sgualcita della sua raccolta di liriche Ta-pù, lu trumbone d’accumpagnamente.

Nacque il 21 marzo 1885, il primo giorno di primavera, e come lui diceva: La primavere è ‘ntrate, e i’ so’ scite. In questo saggio offriamo un sunto della vita e delle opere del Nostro, ampiamente studiato da Vito Moretti Nei Saggi di bibliografia Dellaportiana e in Per Modesto Della Porta. Saggi e apparati critici, in cui il Moretti riordina criticamente la composizione delle sue poesie, in ordine cronologico, con le diverse varianti dei manoscritti, e in allegato la commedia incompiuta de La Commedie di Cicche di Sbrascente.


Guardiagrele, piazza Duomo


Origini

Casa natale di Modesto, via M. della Porta, ex via Cavalieri

Nato a Guardiagrele, da Donato e Maria Vitacolonna, frequentò la scuola elementare e in parte la scuola media. Purtroppo dovette interrompere gli studi molto presto, e ciò lo segnerà a vita, non avendo potuto ricevere una formazione educativa completa. Divenne un sarto quale era la professione del padre, ed esercitò il mestiere nel suo paese e a Roma, ma amava comporre poesie che era solito recitare agli amici. Inizialmente pubblicò in periodici locali. Le poesie erano d'occasione (es: La pescherella), soprattutto per satira (L'amore de le 'hette - Lu pallune), inaugurazioni o matrimoni, come quello dell'amico Zopito Valentini direttore della rivista "Aprutium".

Le prime poesie e vita di paese

Aveva un fratello, Remo (1887-1986) e la sorella Concetta, che consegneranno le sue carte dopo la morte nel 1938. Remo e Modesto inizialmente furono di idee giolittiane e antisocialiste, a seguire di queste scelte, negli anni 1920 Modesto ebbe contrasti anche con gli amici come Gino Orlando, col quale si divertiva adesso in paese in compagnia del pittore Tommaso Cascella nelle taverne.



Il sentimento libero e critico e poco incline all'accomodamento fascista, portarono nel 1926 Modesto e Remo a essere schedati come antifascisti dal podestà Guido Cristini e a subire delle vessazioni. Nel frattempo Modesto intrattenere rapporti con vari personaggi dell'intellighenzia abruzzese e no, come il senatore Raffaele CaporaliRaffaele Paolucci di cui era fervido ammiratore, Luigi PolacchiGuido Albanese. A Caporali dedicò un sonetto N'avetra canzune in occasione di una cerimonia. Con Polacchi partecipò alla fondazione nel 1934 della Casa della Poesia a Pescara, un cenacolo di intellettuali abruzzesi. Negli anni 1920 Modesto partecipò alla Festa delle Canzoni abruzzesi di Lanciano e a qualche festa delle Maggiolate a Ortona con delle canzoni (Amore vecchie e amore nove - Vujje pijà la moje - Carufine). Avendo vinto il primo premio alla Festa delle canzoni di Lanciano, suscitò l'ira dei più famosi poeti abruzzesi come Cesare De Titta, Giulio Sigismondi, Evandro Marcolongo, e del professor Federico Mola di Orsogna; al contrario fu difeso dallo scrittore Giuseppe Mezzanotte di Chieti e da Camillo De Nardis da Orsogna famoso musicista a Napoli.

Il Della Porta era accusato di essere un intruso in questi concorsi, uno scrittore poco istruito e di serie B, generando vari strascichi polemici. L'unica sua canzone di cui resta lo spartito di G. Albanese è Vujje pijà la mojje.


Le poesie più impegnate

Amareggiato anche dalle vessazioni degli esponenti del fascismo, ragion per cui fu costretto a dare il buon esempio iscrivendosi al partito, e tirando un sospiro di sollievo qiando per malgoverno fu deposto il podestà Cristini, e inoltre deluso dal fatto di non essere considerato tra i poeti d'Abruzzo, Modesto fu difeso dall'amico professore Luigi Polacchi e Alfredo Luciani; tra gli altri amici aveva il pittore Michetti, Federico Spoltore, il comico Alfredo Bontempi. In questo contesto, Modesto si inserì nel dibattito circa il nuovo teatro dialettale abruzzese, si esibì nei teatri regionali suscitando applausi, e scrisse alcuni copioni poi andati persi, di cui restano i due atti di Cacce su rospe, una rielaborazione della famosa parabola biografica del bandista Francesco "Cicche" Di Sbrascente, pubblicata da Vito Moretti a Guardiagrele nel 1999 ("Per Modesto Della Porta: inediti e apparati critici", Guardiagrele 1999).