Nel 1922 dunque proprio a Pescara dal 19 al 22 agosto (qualche mese dopo la burrascosa Rassegna delle Canzoni Abruzzesi di Lanciano del 18-19 aprile), nella rassegna “Settimana Abruzzese”, organizzata da Zopito Valentini pubblicista di Loreto Aprutino, dal commediografo Luigi Antonelli e altri, con la canzone dialettale Tuppe e Tuppe, il M° Pierino Liberati di Castel Frentano (1894-1963) fu premiato come primo classificato su 56 partecipanti; in quell’occasione al cinema teatro “Vicentino Michetti” nel comune di Pescara in viale Umberto (oggi Viale G. D’Annunzio), ci furono ospiti importanti quali D’Annunzio e Michetti, che gradirono assai la composizione. Raccontano gli eredi che Michetti addirittura si sarebbe alzato dal posto, gridando “Maestre, quess’è fregne addavère!”.
Utilissimi si sono rivelati i rari giornali che descrivono gli eventi di quei giorni, dalla Tribuna, a L’Idea abruzzese di Pescara[1]. La Gara delle Canzoni, bandita dallo stesso giornale pescarese l’Idea abruzzese, il 9 luglio 1922, presso il Grand Hotel di Pescara, fu presentata la canzone Tuppe e tuppe. Il presidente Valentini si riuniva con la commissione formata da alti nomi della musica abruzzese, Primo Riccitelli di Cugnoli, Pasquale Malaspina, Ettore Montanaro di Francavilla, Vincenzo Vicoli, e poi i pittori e cultori della materia Basilio Cascella, Tommaso Bruno Stoppa di Loreto, Enrico d’Ovidio, Romualdo Pantini di Vasto, Luigi Antonelli. Dovevano essere presenti anche altri illustri nomi come Vincenzo Bindi, Domenico Ciampoli, Gennaro Finamore, Nicola Moscardelli, Ottorino Pomilio, Guido Albanese, F. Filomusi Guelfi, ma a causa di impegni vari non furono presenti. 46 canzoni sono presentate, come da regolamento non sono segnati i nomi degli autori, ma le canzoni sono presentate con delle frasi a effetto. Tupp’e tuppe: “versi miei, musica di lui”. Molte di queste furono presentate in contemporanea anche alle Maggiolate di Ortona. La canzone dei Nostri è premiata a pieni voti.
Il giorno 22 agosto in commissione si riunisce la giuria, al pianoforte Antonio Di Jorio che sostituiva il M° Giuseppe Gargarella di Lanciano, come detto, figura come maestro concertatore, ma fu indisposto; direttore d’orchestra era il M° Arturo De Cecco (anche lui amicissimo e collaboratore di Sigismondi); si esibiscono i cori di Pescara e Vasto con 10 canzoni totali
LUCENACAPPELLE di Sigismondi-Gargarella
SI’ CCHIU’ BELLE SCIRRICHITE di Angelini e Ranalli
MAR’AMME’ di De Aloysio e Quinzii
VOGA, VOGHE! di Mariani e Colizzi
LU MUNNE ACCUSCI’ VA! di Paparella e Ambrosini
TUPPE TUPPE di Di Loreto e Liberati
CANZONE A PRIMAVERE di Ambrosini e Ciampella
CUNCITTI’ di Ritucci Chinni
LA METITURE di Massangioli e Ambrosini
LA SAVETARELLE di Massangioli