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16 dicembre 2022

Armando Consalvi (1923 - 1990): il sindaco poeta.

Armando Consalvi poeta di Sant'Eusanio, legge le sue Poesie


 Armando Consalvi (1923 - 1990)

Armando Consalvi nacque a Casoli il 9 settembre 1923 ma a tre anni si trasferì con la famiglia a Sant'Eusanio, paese della madre, dove frequentò la Scuola Elementare e fu allievo della maestra Paolina D'Aquino, alla quale dedicò in seguito una bella poesia.
A Pietra Ligure (Genova), in un collegio benedettino, frequentò le classi del ginnasio, ma a causa della guerra, dovette interrompere la sua permanenza in quella città e continuò gli studi a Lanciano per diplomarsi all'istituto magistrale nel 1943.
Dopo 2 anni di lavoro in ufficio, iniziò la carriera di maestro girovagando per i più sperduti paesi della provincia di Chieti.
Nel 1963 iniziò il lavoro di segretario presso la direzione didattica del primo circolo di Lanciano al quale rimase fedele fino al pensionamento nel 1985.
Negli anni '60 fu eletto sindaco di Sant'Eusanio e confermato per più legislature, come precedentemente suo padre; in qualità di presidente del "Consorzio degli agricoltori per la costruzione di strade interpoderali e acquedotti rurali", ha avuto il merito di portare la rete di acqua potabile nelle frazioni.
Amato e stimato da tutti, ai suoi amici faceva ascoltare i versi appena scritti, in dialetto e in italiano, per ottenere l'approvazione e saggiarne la comprensione e il gradimento.
La produzione di sonetti, poesie, filastrocche, scherzi, acrostici fu vastissima e solo una parte fu raccolta nel libretto "Lu ciardinette me" che presentò nel febbraio del 1990, due mesi prima di morire a Lanciano il 14 aprile 1990.
Padre di cinque figli e nonno di una dozzina di nipoti, seppe guidare e gestire la sua numerosa famiglia, dando esempio di vita retta ed onesta.
Ottenne premi e numerosi riconoscimenti pubblici per le sue rime, che declamava con mirabile maestria, in vari concorsi e manifestazioni a livello provinciale e regionale.
Nel 2006 esce - postumo - il libro "Versi Inediti".
Alcune sue poesie ebbero anche il merito di essere trasmesse dalla Radio Rai Regione.
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20 agosto 2022

Cesare De Titta, Le più belle canzoni abruzzesi.



Raccolta delle più belle canzoni abruzzesi scritte da Cesare de Titta (1862-1933), presentate alle Maggiolate di Ortona: 
L'Acquabbelle con musica di Guido Albanese; Din don, Caruline, Oilì-Oilà, Amore me, La canzone de lu Parrozze con musica di Antonio Di Jorio; Lu Piante de le fojje con musica di Albanese; Ninna nanna abruzzese con musica di Camillo de Nardis; Quande tu piesse, Passione con musica di Padre Settimio Zimarino.

Cesare De Titta, Il canzoniere abruzzese, le migliori poesie in musica.



Raccolta delle più belle poesie in dialetto abruzzese di Cesare De Titta, musicate da grandi compositori come Antonio Di Jorio, Guido Albanese, Luigi Illuminati.

1 - DIN DON - CAMPANELLE - De Titta/Di Jorio 
2 - FAMME MURI' - De Titta/Di Jorio, canta L. Flamminio 
3 - AMORE ME' - De Titta/Di Jorio, Corale UTE di Lanciano, diretta dal M° Giuseppe Casciato 
4 - TUTTE LE FUNTANELLE - musica Di Jorio, canta la Corale Giuseppe Verdi di Teramo 
5 NINNA NANNE - eseguita dalla Corale Giuseppe Verdi di Teramo diretta dal M° Ennio Vetuschi 
6 - LU PIANTE DE LE FOJJE - Canta la Corale de gli Amici di Sant'Eusanio del Sangro 
7 L'ACQUABBELLE - De Titta/Albanese, gruppo I Caferna dell'Associazione musicale Gaetano Braga di Teramo.

Cesare De Titta, Nella vita oltre la vita, 1900.

Cesare De Titta, Nella vita oltre la vita.
Da: Archive

 

Cesare De Titta, Terra d'oro, 1925, poesie e canzoni abruzzesi.

29 dicembre 2020

Cesare De Cesaris e la sua orchestra.


Cesare De Cesaris, all’anagrafe Cesare Colecchia, fu un grande concertatore e virtuoso della fisarmonica.
Originario di Bomba crebbe a Sant'Eusanio presso la famiglia di Antonio Reino, il quale lo iniziò all'arte musicale iscrivendolo all'Accademia di Santa Cecilia che dovette lasciare in seguito allo scoppio della II guerra mondiale. 
Agli inizi degli anni Cinquanta vinse a Stradella il Campionato Internazionale di Fisarmonica e subito dopo formò un'orchestra (in cui cantarono Rabagliati, Franca Raimondi, Antonio Basurto) che eseguiva concerti di musica leggera nelle varie piazze d'Abruzzo e dell'Italia Meridionale in genere, vero pioniere in questo genere di spettacolo.
La fama arrivò con l'incisione per la casa discografica "La Voce del Padrone" del brano "Zi Nicola", un grandissimo successo; fece anche alcune apparizioni in TV al fianco di personaggi famosi quali Lino Banfi, Franchi e Ingrassia, Nino Manfredi, Macario, Renato Rascel, ecc.
Personaggio estremamente fantasioso ed eccentrico, precursore del genere folk, fu il primo in Italia a introdurre negli spettacoli di piazza spezzoni di balletti e varietà.



Lato A 
ZI NICOLA di Cesare Colecchia (C. De Cesaris) 
LA PIGNATELLE di Miosotis-Marincola 
LA BALLATA DELLA FISA di C. Colecchia 
LA PASTURELLA DELLA MAJELLA di C. Colecchia 
MA CHI TE LE FAFFA' PIJA' NU VECCHIE? di Miosotis-Trama 
COCCIA PELATA TWIST di C. Colecchia 
CHA CHA CHA ABRUZZESE di C. Colecchia 
Lato B 
LA FIJA ME' di anonimo, rielaborazione C. Colecchia 
L'UMBRIACONE di Colecchia-Esposito 
SALTARELLO MARINARO di Bizzarri-Colecchia-Agavi 
STORNELLI ABRUZZESI di Miosotis-Trama 
LA LATTERIA di Colecchia-Agavi 
NE' ME TUCCA'... TUCCAME di Miosotis-Trama