Liceo Musicale di Bologna (oggi Conservatorio Giovanni Battista Martini) |
Michele Muzii grande compositore musicale. Nacque a Chieti e visse a Castellammare Adriatico.
di Geremia Mancini
Michele Enrico Giuseppe MUZII nacque a Chieti, in “via Piazzetta”, l’8 novembre 1882, da Leopoldo o Leopoltino (trentacinquenne “proprietario” nato a Teramo – figlio di Michelangelo proprietario residente a Castellammare Adriatico e Maria Eleonora Longo) e da Elvira Mammarella (ventiseienne “proprietaria” nata a Chieti – figlia di Mederico e Rosa Santarelli). L’atto di nascita fu certificato in comune dinanzi all’allora assessore Avvocato Nicola De Horatiis. I suoi genitori si erano sposati, a Chieti, il 13 ottobre del 1881. Michele, sin da piccolo, mostrò una straordinaria propensione musicale. Fu mandato a studiare pianoforte dal professor Luigi Carparelli e “armonia” dal professor Vittorio Pepe (detto lo “Strauss d’Abruzzo”). Proseguì gli studi al Liceo Musicale di Bologna (oggi Conservatorio Giovanni Battista Martini) dove ebbe come insegnanti: il pianista Filippo Suzzari (“armonia”), il musicologo Luigi Torchi (“contrappunto”) e Marco Enrico Bossi (che fu direttore del Liceo dal 1902 al 1911) grande compositore e organista. A Bologna conseguì il diploma di maestro compositore. Il 26 maggio 1910, al Teatro Augusteo di Roma, fu eseguito sotto la direzione di Vittorio Gui (direttore d'orchestra e compositore italiano) un suo poema sinfonico “La leggenda di Lady Godiva” (lavoro premiato dalla Società degli autori in un concorso fra i giovani maestri italiani). Di lui il temutissimo critico musicale Franchi-Vrrney Della Valleta (meglio conosciuto come Ippolito Valletta) disse: “ha una speciale attitudine al genere sinfonico … egli cammina energicamente, nessun ritmo gli reca impaccio, e le risorse delle più recenti e tipiche partiture gli sono ben note … la strada che egli percorre non tarderà a farsi più personale”. Un giornale scrisse: “la Leggenda di Lady Godiva, narrata nel poemetto di Tennyson, ha dato campo all’abruzzese Michele Muzii, di affermare la sua speciale attitudine al genere sinfonico”. Per una rivista musicale: “Muzii si è rivelato e si è affermato felicemente quale forte e geniale sinfonista”. Il 7 marzo del 1923 sposò, a Castellammare Adriatico oggi Pescara, Virginia Muzii. Il 19 gennaio del 1931, a soli quarantotto anni, Michele Enrico Giuseppe MUZII morì a Pescara. Si accingeva a strumentare un ampio poema sinfonico in quattro parti, di cui aveva già completamente sviluppato ed elaborato lo schema, dal titolo: “I fantasmi del Colosseo”.
Da: Geremia Mancini
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