GianFedele Cianci di Orsogna (1837-1921), poeta e maestro abruzzese a cavallo tradue secoli
di Angelo Iocco
Nacque a Orsogna nel
nuovo sobborgo della “Via Grande”,
il 10 gennaio 1837 da Antonio, proprietario, figlio di Giovan Fedele Cianci e
Annapaola, e da Pulcheria Tenaglia, proprietaria, figlia di Giuseppe Felice e
Maddalena Di Benedetto. Fu registrato presso l’Anagrafe del Comune di Orsogna
dal sindaco Ferdinando de Lollis,
col nome di Giovan Fedele, anche se successivamente egli fu solito farsi
chiamare Gian Fedele.
Fu
amico dello scrittore orsognese Beniamino Costantini (1871-1919), suo allievo e
amico, con cui ebbe varie conversazioni e dibattiti, di cui farà menzione
nell’articolo del 1919, edito sulla Rivista
abruzzese di Teramo: G.F. Cianci –
L’uomo e l’educatore. Il Cianci crebbe in un periodo di profondi
cambiamenti socio-politici per l’Italia, che proprio quando compiva 11 anni,
combatteva la Prima Guerra d’Indipendenza contro l’Austria, e poi nel 1858 la
Seconda guerra, e infine nel 1860 diveniva un Regno unificato.
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