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1 marzo 2025

Il Sodalizio degli Abruzzesi “San Camillo de’ Lellis” compie 80 anni.

Chiesa della Maddalena - Roma
Il Sodalizio degli Abruzzesi “San Camillo de’ Lellis” compie 80 anni


Il Sodalizio degli Abruzzesi "San Camillo de' Lellis" celebra nel 2025 ottant'anni con una messa presieduta dal cardinale Coccopalmerio sabato 1 marzo, a Roma, nella Chiesa di Santa Maria Maddalena

di Fausto D'Addario | 01 Marzo 2025 - laquilablog.it

 Il Sodalizio degli Abruzzesi “San Camillo de’ Lellis” celebra nel 2025 ottant’anni con una messa presieduta dal cardinale Francesco Coccopalmerio sabato 1 marzo, a Roma, nella Chiesa di Santa Maria Maddalena, che accoglie i resti mortali di San Camillo. Il prelato, pur essendo nato a San Giuliano Milanese il 6 marzo 1938, ha però origini abruzzesi da parte di padre, originario di Scontrone (L’Aquila). 

Il Sodalizio, fondato nel settembre 1943 durante i drammatici giorni della Seconda Guerra Mondiale, vide la luce per assistere i numerosi abruzzesi sfollati a Roma. Ancora oggi è un’associazione fra persone di fede cattolica che siano abruzzesi di nascita o di origine o che si sentano legati da speciali vincoli alla terra d’Abruzzo. Tra i principali scopi, il perfezionamento della vita cristiana degli associati, una particolare venerazione per i santi che hanno dato lustro alla terra d’Abruzzo e il compimento di opere spirituali e di carità a favore dei conterranei bisognosi. Il cardinale Francesco Coccopalmerio, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, ne è attualmente Alto Patrono.

Un gruppo di conterranei residenti nella capitale, tra cui l’avvocato Lucio Luciani, Raffaello Biordi e Alberto Sciolari, si riuniva in via Firenze presso lo studio dell’avvocato Lucio Luciani, originario di Ortona, per dar vita al “Comitato di Assistenza per gli Sfollati d’Abruzzo”. Figura centrale fu quella di un giovane sacerdote aquilano, Mons. Corradino Bafile, che all’epoca prestava servizio presso la Segreteria di Stato del Vaticano, che fece di tutto per procurare pasti, alloggi e lavoro ai suoi conterranei. Quando, dopo un paio di mesi di esistenza, il governo italiano sciolse tutti i Comitati regionali di assistenza ai profughi, Mons. Bafile si adoperò per porre il Comitato sotto la protezione “estera” dello Stato del Vaticano, costituendo la Conferenza S. Camillo de’ Lellis degli Abruzzesi. Così il santo di Bucchianico, eroe della carità, ne diventava patrono e la sede della Conferenza fu provvisoriamente fissata in un locale della Chiesa di Santa Maria in Via, (alle spalle della Galleria Alberto Sordi).

Il ’43 fu un anno molto difficile per l’Abruzzo, attraversato dalla Linea Gustav che stanziò per lunghi mesi lungo i fiumi Sangro ed Aventino; un varco fu aperto durante la battaglia di Ortona, definita da alcuni “la Stalingrado d’Italia”, ma la linea venne sfondata solo nel maggio di 1944. Quando il fronte si spostò a Nord, gli sfollati abruzzesi ebbero la possibilità di tornare in patria; ma non tutti lo fecero, sia perché nel frattempo alcuni avevano trovato lavoro a Roma, sia perché molte case e paesi in Abruzzo erano ridotti a semplici ruderi; insomma, la vasta colonia abruzzese presente a Roma aveva sempre bisogni e necessità d’ogni genere da soddisfare.

Fu così che si pensò all’opportunità di rendere più ampia e stabile l’attività della neonata Conferenza e si arriva al 4 febbraio 1945, data che segna la fondazione ufficiale del Pio Sodalizio degli Abruzzesi San Camillo de’ Lellis – sul modello di altri Pii Sodalizi che esistevano dai tempi della Roma dei Papi – con una cerimonia nell’Aula Capitolare dei Religiosi Ministri degli Infermi e una messa celebrata dal Cardinale Federico Tedeschini, primo Alto Patrono. Lo statuto fu redatto dal giurista e filosofo abruzzese Prof. Giuseppe Capograssi e approvato e il 1 marzo del 1945 fu approvato anche dal Vicariato di Roma. Il 3 marzo si procedette all’elezione delle cariche sociali e ne divenne Segretario Mons. Corradino Bafile. L’atto costitutivo veniva sottoscritto, primo fra tutti, dal Cardinale Tedeschini, da Mons. Bafile e da tutti gli abruzzesi presenti nell’aula. Fu sempre l’aquilano Bafile a delinare i tre obiettivi dell’associazione: rafforzare la fede tra i conterranei a Roma, sostenere i bisognosi e onorare i santi abruzzesi. Il nome di San Camillo, simbolo della carità abruzzese, rifletteva perfettamente quella vocazione assistenziale. Il 20 dicembre 1946 il Prefetto Generale dei Ministri degli Infermi (Camilliani) concedette al Pio Sodalizio l’Aggregazione Spirituale, ossia la partecipazione alle grazie ed ai privilegi dell’Ordine ed ai meriti delle buone opere compiute dai Religiosi.

Gli anni successivi videro uno spostamento della sede: prima in via della Scrofa n. 70, in tre piccole stanze al piano terreno dell’immobile di proprietà della Santa Sede e date in uso alla Società Antischiavista d’Italia, associazione di cui il Cardinale Tedeschini era protettore; poi nel 1956 il Sodalizio poté avere in affitto un vasto appartamento al secondo piano di un fabbricato in Via di Santa Maria dell’Anima, al n. 45 (dietro Piazza Navona), che il socio-fondatore Mons. Bosio Federici aveva lasciato in eredità al Seminario Diocesano de L’Aquila. Gli ampi locali ospitarono anche il “Centro Universitario Abruzzese” che si proponeva di assistere gli studenti abruzzesi iscritti nell’università di Roma.

Nel 1959 succedeva a Tedeschini nella carica di Alto Patrono il Cardinale Alberto Di Jorio, originario di Fallascoso, frazione di Torricella Peligna (Chieti). Nel 1969, grazie al suo supporto, fu acquistata l’attuale sede in Via di Santa Costanza e il Sodalizio ottenne il riconoscimento giuridico con decreto del Presidente della Repubblica del 23 dicembre 1962, che concedeva il Riconoscimento di personalità giuridica dell’Associazione laicale a scopo di culto e religione, denominata “Sodalizio degli Abruzzesi – San Camillo de Lellis”, con sede in Roma. Nel 1980 il Cardinale Bafile (nominato tale da Paolo VI nel 1976) divenne a sua volta Alto Patrono e, nonostante gli impegni di Curia, ridiede slancio al Sodalizio grazie all’apertura del Centro di Consulenza Familiare “Santa Costanza”. Alla morte del Bafile, il 3 febbraio 2005 la responsabilità di Alto Patrono del Sodalizio è passata a Mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo Metropolita de L’Aquila, fino al 2018, anno in cui la carica venne assunta dal Cardinale Francesco Coccopalmerio.
Dopo ottant’anni, il Sodalizio resta fedele alla sua missione originaria: un’associazione cattolica aperta a tutti gli abruzzesi e a chiunque si senta legato all’Abruzzo, con lo scopo di esercitare la carità cristiana e mantenere vivo il legame con la terra d’origine.

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