Viaggio alla scoperta dell'Abruzzo fantastico. Miti, leggende e storie d'Abruzzo, che hanno popolato l'immaginario della regione C’è stato un tempo in cui l’essere umano, per dare un senso al proprio esistere e al proprio esistente, ha compiuto un gesto assolutamente rivoluzionario: raccontare storie. Lo ha fatto per difendersi dal caos che lo circondava, e che rischiava di risucchiarlo in un’assenza totale di senso. Grazie al quel gesto l’uomo ha iniziato a spiegarsi tutto il bello e tutto il brutto del creato: cose come l’origine dell’Universo, le stelle, la vita, la morte, le stagioni, l’amore, a poco a poco trovavano una loro motivazione. E così, storia dopo storia, l’essere umano ha strappato spicchi di esistente a quel caos primordiale, donandogli prima un senso, poi un significato, e quindi un valore. E nonostante siano passati millenni da quel primo gesto, e la scienza ci abbia svelato molti dei segreti dell’esistente, le domande fondamentali rimangono le stesse di allora, e noi come allora continuiamo a raccontarci storie per combattere le nostre paure, e per cercare di trovare una risposta al meraviglioso mistero della nostra presenza qui sulla Terra. Il più grande regalo che ci è stato fatto da chi ci ha preceduto è stato proprio questo Immaginario, un vero antidoto contro l’insensatezza del mondo. Un Immaginario che è mutato nel tempo e che continua a cambiare, ma che è l’unico luogo dove possiamo regalarci un senso. Un significato. E quindi un valore. Perché non è la fantasia che impara dalla vita. Ma è la vita che impara dalla fantasia. Sempre.
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