Jean Joseph Xavier Bidauld, “Vue de la ville d’Avezzano, au bord du lac de Celano, royaume de Naples", “Veduta della città di Avezzano, sulle rive del lago di Celano, regno di Napoli”, 1789, Musée du Louvre, Parigi.
Jean Joseph Xavier Bidauld, (Provenza, 1758 – 1846)
“Vue de la ville d’Avezzano, au bord du lac de Celano, royaume de Naples", “Veduta della città di Avezzano, sulle rive del lago di Celano, regno di Napoli”, “Monte Tino o Serra di Celano dipinto da Avezzano”, 1789
Olio su tela, cm 37x49
Musée du Louvre, Parigi.
Jean Joseph Xavier Bidauld, “Vue de la ville d’Avezzano, au bord du lac de Celano, royaume de Naples", “Veduta della città di Avezzano, sulle rive del lago di Celano, regno di Napoli”, 1789, Musée du Louvre, Parigi.
“Vue de la ville d’Avezzano, au bord du lac de Celano, royaume de Naples.”
Al secondo piano del Museo del Louvre, a pochi passi dalla celebre bagnante di Valpinçon ritratta da Jean Auguste Dominique Ingres, si trova un dipinto di Jean-Joseph-Xavier Bidauld con una veduta del lago del Fucino datata 1789. In questo splendido panorama, si riconoscono perfettamente Avezzano, con il profilo del Castello Orsini-Colonna, i campanili di San Bartolomeo e San Giovanni, Paterno e Celano. Sulle acque del Lago del Fucino si riflettono i colori del cielo e degli alberi. Piccoli ciuffi di nuvole sfiorano le cime del Monte Tino - la Serra di Celano -, mentre il fumo si solleva dai comignoli e due personaggi che sembrano ricordare Dante e Virgilio si fermano vicino a una barca attraccata a riva.
particolari
Il celebre dipinto di Bidauld: dal Louvre di Parigi ad Avezzano.
Francesco Proia
Da italiani non possiamo che essere orgogliosi che il simbolo del Louvre, il museo più visitato al mondo, sia la Gioconda di Leonardo da Vinci. Eppure anche da Marsicani possiamo toglierci qualche soddisfazione giacché nelle sale del museo esiste un meraviglioso quadro rappresentante il lago del Fucino, davanti al quale passano ogni anno circa 8.8 milioni di turisti.
Il quadro in questione è stato dipinto dal pittore francese Jean-Joseph-Xavier Bidauld nel 1789, anno in cui in Francia scoppiò l’omonima rivoluzione. Questo pittore provenzale, come tanti suoi coetanei dell’epoca, fece un viaggio nell’Italia centro-meridionale denominato “Gran Tour”. A partire dal diciottesimo secolo infatti, i giovani aristocratici di alcune nazioni europee, si avventuravano in questo viaggio in cui imparavano a conoscere gli aspetti culturali, politici e artistici dei diversi paesi. Le mete erano la Francia, l’Olanda e la Germania, ma la metà più ambita e ricercata era indiscutibilmente l’Italia. Tra i giovani che fecero questo “Gran Tour” i più famosi furono Goethe e Lord Byron, ma quelli che più di tutti lasciarono dei documenti sul loro viaggio furono Kappel Craven, Kurt Hassert, Edward Lear e Mautits Escher, che descrissero e disegnarono meravigliosamente gli stupendi scenari dell’Abruzzo dell’epoca. Fece altrettanto anche Bidauld che, durante uno dei suoi viaggi, raffigurò con olio su tela (cm. 37 x 49) una veduta dal titolo “Monte Tino o Serra di Celano dipinto da Avezzano”. In realtà, secondo il catalogo del Louvre dove il dipinto è tutt’ora conservato, il titolo originale dell’opera era “Vue de la ville d’Avezzano, au bord du lac de Celano, royaume de Naples” ovvero “Veduta della città di Avezzano, sulle rive del lago di Celano, regno di Napoli”. Dal pregiato dipinto si può vedere come doveva apparire Avezzano alla fine del 1700, sui bordi dell’allora lago Fucino e con alle spalle in prospettiva la riconoscibilissima sagoma della Serra di Celano. Bidault, che ai più potrebbe anche sembrare un pittore minore, con le sue tele partecipò a tutte le esposizioni universali del tempo tra cui quelle di Parigi, Torino, Roma e Londra.
In pochi però sanno che per apprezzare quest’opera non è necessario recarsi a Parigi ed entrare nella sala 59 del Louvre destinata ai “Paesaggi d’autore del 1800” in quanto ne abbiamo una fedele riproduzione proprio qui ad Avezzano. Dove? La prossima volta che vi trovate su Via Garibaldi entrate nella Farmacia De Bernardinis, alzate lo sguardo verso l’alto e godetevi la “Vue de la ville d’Avezzano”.
Da: Marsicalive.it
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