Enrico Marchiani, Ritratto di mons. Rocco Cocchia |
Rocco Cocchia, in religione Rocco da Cesinali (Cesinali, 30 aprile 1830 – Chieti, 19 dicembre 1900), è stato un arcivescovo cattolico italiano. Era membro dell'Ordine dei frati minori cappuccini.
Fratello di Domenico, anche lui frate cappuccino e vescovo di Cerignola, nacque da un'illustre famiglia di Cesinali nel 1830: nel 1846 entrò nell'ordine dei cappuccini e nel 1853 venne ordinato sacerdote.
Partecipò come consulente teologico al Concilio Vaticano I; fu responsabile dell'attività missionaria del suo ordine tra il 1870 e il 1872. Il 13 luglio 1874 papa Pio IX lo elesse vescovo titolare di Oropo e lo nominò delegato apostolico in Venezuela e nella Repubblica Dominicana: ricevette l'ordine episcopale il 26 luglio successivo. Fu il responsabile dei lavori di restauro nella cattedrale di Santo Domingo durante i quali vennero rinvenuti i presunti resti del corpo di Cristoforo Colombo, di cui autenticò le reliquie (ma di Colombo si conserva un'altra tomba a Siviglia).
Il 15 luglio 1878 venne promosso arcivescovo titolare di Sirace; fu poi eletto arcivescovo metropolita di Otranto (9 agosto 1883) e il 23 maggio 1887 venne trasferito alla sede di Chieti, dove avviò una riorganizzazione della vita ecclesiale, culminata nella celebrazione del primo sinodo teatino-vastese e, grazie ad un accordo con le autorità civili, fece riaprire il seminario.
Morì a Chieti nel 1900: il suo corpo nel 1927 venne traslato nella sua città natale, dove venne inumato nella chiesa di San Rocco.
Incarichi ricoperti:
- Vescovo titolare di Oropo (1874-1878)
- Delegato apostolico nella Repubblica Dominicana (1874-1883)
- Delegato apostolico ad Haiti (1874-1883)
- Delegato apostolico in Venezuela (1874-1883)
- Arcivescovo titolare di Sirace (1878-1883)
- Arcivescovo metropolita di Otranto (1883-1887)
- Internunzio apostolico in Brasile (1884-1887)
- Arcivescovo metropolita di Chieti ed amministratore perpetuo di Vasto
(1887-1901)
cartolina |
Mons. Rocco Cocchia, Los restos de Cristobal colon en la Catedral de Santo Domingo
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