Lino Caldarelli |
Conversando di illustri vastesi contemporanei con l’amico Sandro Gerbi, giornalista e storico, nonché abruzzese di adozione, oltre al noto Raffaele Mattioli - di cui suo padre Antonello è stato uno stretto collaboratore alla Comit e da lui salvato dalle leggi razziali - mi ha parlato del suo amico Lino Caldarelli e del legame con l'Abruzzo e con Vasto, sua terra di origine.
Lino Caldarelli è nato a Parma nel 1934 da mamma vastese e padre pescarese.
Il papà, dipendente delle Ferrovie dello Stato, fu perseguitato dal regime fascista a causa delle sue idee sturziane e subì frequenti trasferimenti di sede, fino a stabilirsi a Parma.
In questa città emiliana Lino si è formato negli studi economici per poi iniziare la sua lunga carriera fino a diventare protagonista nell’ambito industriale e finanziario, top manager pubblico e privato, dirigente in gruppi bancari, capitano d’industria, Amministratore Delegato del Gruppo Montedison, figura di rilievo nazionale ed internazionale.
Caldarelli a Baghdad, foto Il Sole 24 Ore |
Questa brillante avventura Lino Caldarelli l'ha raccontata nel libro “Dalla Montedison a Baghdad. Dal ginepraio della finanza alle eterne crisi del Medio Oriente”, Guerini & Associati Editore, 2022, dove parlando della sua vita ci riferisce uno spaccato della politica industriale italiana e internazionale.
Attualmente vive alternando periodi a Parma ad altri in Svizzera.
F.M.
Riporto il breve profilo tratto dall’editore del suo libro:
Una vita al vertice di grandi gruppi e banche
internazionali. Fino alla responsabilità
di ruoli istituzionali nella ricostruzione dell’Iraq
e per il riordino del Mediterraneo
Sullo scenario dell’industria italiana del Novecento dominata dalle grandi dinastie degli Agnelli, dei Falck, dei Pirelli, degli Olivetti, solo per citare le più note, la figura di Lino Cardarelli si presenta senz’altro come una curiosa quanto eloquente anomalia. Figlio di un ferroviere, personalità dall’eccezionale riserbo ma di adamantina determinazione, Cardarelli è stato uno dei protagonisti in diverse delle vicende industriali e finanziarie in Italia tra gli anni Sessanta e Novanta, dalle esperienze in Agip, Olivetti, Hill & Knowlton e Snia Viscosa ai vertici di primarie banche internazionali (Gruppo Bnl, Bankers Trust) e soprattutto del Gruppo Montedison. Un talento manageriale innovativo prestato anche al servizio dello Stato, per la costituzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e per la ricostruzione dell’Iraq fra Baghdad, Kuwait City, Amman e Roma ai vertici dell’Unione per il Mediterraneo fra Barcellona e Bruxelles nella prima decade del terzo millennio.
Ripercorrendo una vita condotta lontano dalle effimere notorietà dei canali mediatici, l’autore si racconta ai nipoti in alcuni dei capitoli più importanti per la storia sulle eterne crisi del Medio Oriente, nel campo di tenzone tra pubblico e privato, tra progetti di crescita e trampolini per il potere nel contesto internazionale.
Lino Cardarelli (Parma, 1934) è stato prima direttore pianificazione, finanza e controllo, poi amministratore delegato del Gruppo Montedison negli anni Ottanta. Sono seguiti incarichi dirigenziali nel Gruppo Bnl, in Bankers Trust, in Legler e in altri gruppi industriali. Segretario generale ad interim nella fase di costituzione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti dal 2001 al 2003, viene poi chiamato ai vertici del Project Management Office, la struttura responsabile a Baghdad dell’avvio del progetto di ricostruzione dell’Iraq, di cui coordina anche la Task Force in Italia fino al 2010. È stato inoltre segretario generale vicario dell’Unione per il Mediterraneo dal 2011 al 2014.
Video delle presentazioni.
Associazione Il Borgo, Parma. Presentazione del libro di Lino Caldarelli
Imago Museum, Pescara. Presentazione del libro di Lino Caldarelli
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