Dopo la laurea in Giurisprudenza iniziò a collaborare con varie riviste letterarie e nel contempo iniziò la carriera professionale fino a divenire magistrato di fama nazionale.
In gioventù scrisse versi di sapore dannunziano e decadente che pubblicò in due volumi: "Caro infirma" (1895) e "Veli" (1898).
F.M.
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