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10 ottobre 2023

Artisti Abruzzesi - La bottega dei Conti di Sulmona alla fine dell’800.

Artisti Abruzzesi - La bottega dei Conti di Sulmona alla fine dell’800
di Angelo Iocco


In questa piccola ricerca, desidero far qualche luce su questa bottega sulmonese di scultore e pittori di opere sacre, attiva tra la metà e la fine dell’800, che come i Falcucci di Atessa e i Salvini e Tenaglia di Orsogna, cercarono di riportare una ventata di freschezza neobarocca nel panorama pittorico abruzzese e nelle sue province.
Ringrazio degli amici, e in particolare la pagina ARTISTICO ABRUZZO per alcune notizie e le attribuzioni delle opere.
Non sappiamo molto sulle origini della famiglia Conti. Alcune fonti indicano un busto a Città Sant'Angelo, nella Chiesa collegiata, di un certo Andrea Conti, una statua di una Madonna del Carmine di un certo Raffaele Conti vicino L'Aquila e il quadro della Santissima Trinità di Taranta Peligna indicata come di Vincenzo Conti del 1892 (anche se è un dato impossibile dato che tutte le sue altre opere sono dell'inizio del secolo).

Il Quadro di Taranta Peligna

Molto ricordato, tra gli artisti di questa famiglia fu Vincenzo Conti, di lui Vincenzo Bindi scrisse alcune note biografiche nella relativa voce nel suo Dizionario degli Artisti Abruzzesi, ma non di particolare aiuto per l’attribuzione delle sue opere.

Vincenzo Conti, San Michele Arcangelo

Vincenzo Conti, San Giovanni Evangelista, chiesa parrocchiale di Campana di Fagnano, 1817

Di Vincenzo Conti sono attestati molti dipinti a Sulmona (Cattedrale, chiesa di San Filippo, chiesa di Santa Maria della Tomba, chiesa di Santa Caterina), uno a Santo Stefano di Sessanio e altri nella diocesi dell'Aquila e di Sulmona. L'unica statua che finora ho trovato è il San Giovanni evangelista nella chiesa parrocchiale di Campana di Fagnano Alto. Inoltre è attestato che fosse un buon incisore. Egli si accosta ormai a quella pittura classica del primo ‘800, che avrà grande diffusione con le cromolitografie dei Santi e della Madonna, e mostra di saper ben interpretare le stampe che all’epoca circolavano.
Di Panfilo Conti, figlio di Vincenzo, c’è solo un dipinto nella diocesi di Sulmona, il “San Vincenzo Ferrer con la croce”, che è una copia di un precedente dipinto di Vincenzo, in parte rovinato, ritratto mentre predica (ritratto con le ali angeliche e il Vangelo); i due “Sant'Antonio” di Acciano (nella chiesetta del Santo in campagna, e nella chiesa parrocchiale) e Goriano Valli (chiesa di San Gaetano nel centro del paesello) e un San Benedetto nella chiesa parrocchiale a Rosciolo dei Marsi. Anche Panfilo segue la vita di Vincenzo, ispirandosi alle stampe, la sua pittura risente della Scuola di Posillipo per i colori accesi e chiari, meno foschi di quelli di Vincenzo, e segue la lezione che apprese anche la bottega dei Marchiani di Ortona, spostatasi poi a Chieti, dove impianterà una tipo-litografia.

S. Conti, Madonna del Purgatorio (1841), chiesa delle Anime del Purgatorio, Scanno

Di Salvatore Conti, valente scultore di statue restano un’Addolorata a San Gregorio dell'Aquila (forse distrutta dal terremoto del 2009), Santa Dorotea a Colledimacine (nella parrocchiale, la scultura ha la veste di Martire, ma è purtroppo pesantemente ridipinta dalla ditta Bravo di Atessa), Madonna con Bambino a Collelongo, Sant'Antonio da Padova a Tortoreto, la statua dell’Assunta a Bominaco, Madonna del Purgatorio a Scanno, la Madonna del Carmine alla chiesetta della Madonna del Carmelo di Montesilvano Colle, due busti di Sante nella diocesi di Sulmona, un busto di un santo nella diocesi di Lanciano. Quest’ultimo è un busto piuttosto rovinato, mancante di un occhio di vetri, rubato, di cui resta il troncone del busto, mancano le braccia. Per l’espressione estatica del volto doveva essere un Martire; attualmente è conservato nei depositi del Museo diocesano di Lanciano.

S.Conti, Madonna del Carmelo, Montesilvano Colle, foto Beweb

Al 1864, benché non sia firmata, risale la statua della Madonna conservata nella chiesetta di Santa Maria del Girone di Pizzoferrato. Una statua assai bella con volto candido, e la veste riccamente ricamata dalle devote.

Conti (?), Madonna del Girone, chiesa di Santa Maria del Girone, Pizzoferrato, 1864, foto A. Iocco

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