Mappa 1956 - coll. F.Marino |
Nel 1955 veniva inaugurata la Chiesa di "Montevecchio", subito distrutta dalla frana
Il 4 dicembre del 1955 veniva inaugurata la nuova Chiesa di Montevecchio.
Sorta a metà strada tra Vasto e San Salvo, in località Montevecchio, il progettista non ha fatto i conti con il lento e continuo movimento di tutta la zona e, dopo pochi anni dalla sua inaugurazione, la chiesa è stata inevitabilmente chiusa per le profonde lesioni riportate e, nel 1963, definitivamente demolita.
Costruita per dare un maggiore supporto cristiano agli agricoltori della zona, costretti a spostarsi di alcuni chilometri per andare in chiesa, la cura spirituale venne affidata ai Padri Cappuccini di Vasto Marina. Intitolata alla Madonna Immacolata e a San Francesco d’Assisi, la prima pietra venne posta il 14 marzo 1954 e grazie alla generosità di tanti vastesi si è potuto realizzare il tempio in meno di due anni.
“Una grande manifestazione di fede ha affratellato la popolazione di Vasto Marina, di Vasto e di S. Salvo”, si leggeva sulle pagine dell’Histonium, “l’inaugurazione della graziosa chiesa di Montevecchio, sorta sulla Nazionale Adriatica…in una ansa di verde accogliente come un’oasi, per lo zelo sacerdotale del Superiore del Convento di Stella Maris P.Marcello da Roio, coadiuvato da un solerte comitato laico”.
Tante le personalità intervenute per la solenne occasione: S.E. Mons. Arcivescovo Giovanni Battista Bosio, P.Venanzio da Casacanditella, Provinciale dell’Ordine dei Cappuccini, il vice sindaco di Vasto Idiano Andreini, il sindaco di S. Salvo Cervone e altre autorità religiose, militari e civili.
“Da S. Salvo la statua del patrono usciva processionalmente”, si legge ancora sull’Histonium, “da Vasto le statue di S. Francesco d’Assisi e di Maria SS. Immacolata procedevano con un folto corteo alla volta del pio luogo, su due camions ornati di festoni floreali. Da una ghirlanda di candide bimbe si elevava la bianca Immacolata, mentre i fratini del Collegio Serafico dell’Incoronata circondavano il simulacro del Poverello d’Assisi”.
Una processione davvero imponente, ricorda il cronista de L’Amico del Popolo: “Tutta Vasto si è mossa… A Vasto Marina poi non era rimasta anima viva!... La giornata serena e dolce voluta proprio dalla Madonna, ha fatto sì che varie migliaia di fedeli di Vasto e di S. Salvo affluissero sulla ridente collina di Montevecchio, che dopo la benedizione è diventato il sacro Colle della madonna Immacolata e di S. Francesco d’Assisi”.
Peccato che oggi siamo a ricordare solo una chiesa che non c’è più.
Lino Spadaccini
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