Lanciano: Monumento ai Caduti 1915-1918
Archivio storico comunale
Busta 8 – fascicolo 7
Anno 1919 – 1937
Segnatura SERIE 13° CAT. 15
OGGETTO MONUMENTO AI CADUTI – LANCIANO
Le vicende sull’erezione del Monumento ai Caduti della Grande Guerra in Lanciano riguardano sostanzialmente quelle finalità di carattere commemorativo di sentimento comune patrio, per ricordare in eterno i propri figli morti nei combattimenti del Primo Conflitto Mondiale. La Città di Lanciano dopo la fine della Grande Guerra nel 1918, subito si mobilitò con l’istituzione di un comitato Pro Monumento ai Caduti, e una serie di proposte di illustri cittadini. Da una delibera comunale del febbraio 1919, apprendiamo che il sindaco Venceslao Spinelli vaglia la proposta del consigliere avvocato Umberto Cipollone, influente cittadino lancianese, circa la commissione per le onoranze, il quale aveva voluto la pubblicazione di un Albo d’Oro per i caduti lancianesi. Già una proposta era stata avanzata nel 1915, per l’erezione alla fine di corso Trento e Trieste di una colonna votiva ai primi caduti di Lanciano. Il consigliere Avvocato Filippo Pace si associa a Cipollone, così come l’assessore Gerardo Berenga Nella documentazione di spoglio presso il fascicolo apposito del Monumento ai Caduti di Lanciano nell’Archivio storico comunale di Lanciano, segue ina lettera autografa dell’avvocato Cipollone datata 17 febbraio 1919, sempre riguardante il tema di dover ricordare, nell’attesa di un futuro monumento, a testimonianza più concreta del sacrificio, i nomi dei Lancianesi caduti. L’Albo d’Oro verrà dunque pubblicato il 23 febbraio.
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