NICOLA DE ARCANGELIS (Casalbordino 02/10/1863 - 30/04/1933)
Tipografo-Editore
Assieme e quasi a pari meriti con l’editore lancianese Rocco Carabba, il tipografo editore cav. Nicola D’Arcangelis rappresentò nel primo novecento abruzzese il garante della cultura in Abruzzo con la sua preziosa attività editoriale .
Nicola De Arcangelis nacque a Casalbordino (CH) nel 1863, subito dopo l’Unità d’Italia. I genitori erano Fulviano De Arcangelis e Maria Fanci, due negozianti che all'epoca vendevano varie merci al dettaglio in una piccola bottega di proprietà che era nel centro di Casalbordino dove erano residenti. Fulviano, era rimasto orfano di padre da pochi anni, quando misero alla luce il figlio neonato che fu poi registrato al comune col diminutivo Nicolino. Quel nome diminutivo era però destinato a grandi prospettive future.
Nello stesso anno di nascita di Nicola D’Arcangelis, la prefettura provinciale di Chieti autorizzava nella città di Lanciano il nuovo impianto di una tipografia al signor Domenico Masciangelo , il quale anni prima aveva impiantato anche una sua tipografia privata nel Vasto. Presso la nuova sede di Lanciano molto presto iniziò a lavorare anche il figlio Donato Masciangelo ed anni dopo iniziarono a muovere i loro primi passi nel mondo dell’editoria tipografica anche i giovani apprendisti presenti nella tipografia Masciangelo, che erano: Rocco Carabba di Lanciano, Nicola De Arcangelis di Casalbordino e Donato D’Arcangelo di Atri.
Costoro diventeranno i tre nuovi grandi artefici del mondo editoriale abruzzese .
L’apprendista casalese Nicola De Arcangelis arrivava a Lanciano col treno ma qualche decennio dopo in un incidente ferroviario riportò delle lesioni con postumi permanenti ad una gamba che lo azzopparono. Nel 1885 Nicola ottenuto il risarcimento dei danni subiti dall’incidente, con tale somma aprì a Casalbordino una sua tipografia privata. Le difficoltà alla deambulazione non gli impedirono di sviluppare il suo grande sogno imprenditoriale. L’attività casalese prestò iniziò ad imporsi con successo nel mercato locale e da piccola azienda nel tempo si trasformò in una grande e moderna industria che arrivò a conquistare la ribalta regionale e dell’intera penisola.
Nel 1928, l’azienda casalese, nella Relazione Statistica della Provincia di Chieti, venne annoverata come industria poli-tipografica degna di nota. L’attività si era sviluppata nel piccolo centro di Casalbordino dove l'azienda diventò un simbolo del coraggio imprenditoriale. Le commesse iniziarono ad arrivare pure dal resto d’Italia ed i vari comuni zonali continuavano sempre più a richiedere i loro diversi stampati, plichi, buste e manifesti cartacei. Il lavoro aziendale della tipografica D’Arcangelis si incrementò ancor più dopo le nozze del cav. Nicola con la consorte Teresina Masciangelo, la figlia dell’ex-datore di lavoro nonché sorella di Donato, l’erede della tipografia Masciangelo.
La piccola tipografia casalese aperta nel 1883, contava già nel 1891 quattro ragazzini aiutanti apprendisti. Nel 1905 per problemi di spazio la sede venne trasferita in un locale più ampio a corso Garibaldi nel centro di Casalbordino.
Nicola fece nuovi grandi investimenti per gli acquisti dei modernissimi macchinari di avanguardia essenziali a garantirgli la qualità delle arti grafiche ed editoriali. L’azienda casalese De Arcangelis arrivò a stipendiare circa 60 dipendenti, suddivisi tra gli addetti alle macchine, alle stampe, spedizionieri, autisti e rappresentanti.
Nicola De Arcangelis ricoprì anche cariche legate alla politica di regime. Nel 1927 fu tra i principali Consiglieri nella Federazione Nazionale Fascista per l’Industria Grafica e le Arti affini, con sede era a Roma sotto la guida diretta del senatore presidente on. Giovanni Treccani. Nicola divenne anche vice-presidente della Camera di Commercio della provincia di Chieti e fu nominato Cavaliere della Corona d’Italia dall’allora regnante sabauda re Vittorio Emanuele III.
Grazie alla sua meticolosa solerzia ed alla sua grande operosità imprenditoriale, il cavaliere Nicola divenne un personaggio stimato e molto rispettato anche nella piccola realtà urbana di Casalbordino. Nicola De Arcangelis morì il 30 aprile del 1933, prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, e grazie alla sua attività editoriale lasciò all’Abruzzo un ricco patrimonio culturale di oltre 300 libri editi sotto tale etichetta.
L’attività editoriale dopo la morte del cavaliere Nicola, subì un duro colpo d’arresto e nonostante i successivi tentativi di continuità ripresi subito dopo la guerra nel 1945 dall'erede nipote e figlio adottivo Riccardo De Arcangelis, alla fine l’azienda fu costretta a chiudere per sempre i battenti nel 1952.
https://www.ilprimato.com/persone/people/16876-nicola-de-arcangelis.html
https://www.ilcentro.it/abruzzo/de-arcangelis-editore-in-abruzzo-1.1382861
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