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25 ottobre 2022

Il sangue dei Limmari. L'eccidio di Pietransieri, 21 novembre 1943.

L'eccidio di Pietransieri fu compiuto dalle forze di occupazione naziste in Italia il 21 novembre 1943 a Pietransieri, frazione del comune di Roccaraso (provincia dell'Aquila). 
In località bosco di Limmari i soldati tedeschi trucidarono 128 persone inermi, di cui 60 donne, 34 bambini al di sotto dei 10 anni, e molti anziani, senza motivazioni documentate, ma per il semplice sospetto che la popolazione civile sostenesse i partigiani. La rappresaglia dei tedeschi, comandati dal maggiore Wolf Werner Graf von der Schulenburg, si accanì in un primo momento contro il bestiame razziato, mitragliato e abbandonato nei boschi circostanti. In un secondo momento i nazisti rastrellarono gli abitanti inermi che si trovavano fra i casali dei Limmari e li trucidarono. Le vittime furono 128: tra esse 34 bambini al di sotto dei 10 anni e un bimbo di un mese. I cadaveri restarono a lungo abbandonati nella boscaglia, nelle radure, fra le rovine dei casali, sepolti dalla neve sino all'estate del 1944. Scampò alla strage una sola superstite, Virginia Macerelli, una bambina di sei anni che fu occultata e protetta dalle vesti della mamma.

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