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30 luglio 2022

“Cardillo”, la paranzella lagunare dell’amico Giuseppe D' Erme.

Cardillo in laguna 

Pino, nonostante vive a Venezia da tanti anni, non ha mai dimenticato le sue radici vastesi e marinare.


Nipote di Gaetano e Rosaria Malatesta (la purtegallare), noti armatori locali di paranze utilizzate per la pesca e per il trasporto delle merci, ha riprodotto la barca “Cardillo”, come quelle belle paranze che veleggiavano un tempo davanti al golfo di Vasto. Come sarebbe bello rivederne qualcuna anche qui!


“Cardillo”

La barca è lunga 7 m e larga 1,75, per esigenze di navigazione in Laguna ha fondo piatto anche se con insellamento, tanto che la sua linea di galleggiamento non supera i 20 cm.
L'albero maestro, alto circa m.5.50, per questo motivo è collocato ad un terzo dalla poppa e non come nelle paranze ad un terzo dalla prua. Invece tutta l'attrezzatura (vele e manovre correnti) sono al Terzo, come le paranze fino a 11 m., mentre quelle superiori fino a 17 m. erano armate con vela latina.
Le vele di “Cardillo” sono inserite in due antenne, superiore ed inferiore e misurano: randa m.24, trinchetta 8 m., fiocco o polaccone 8 m. Per complessivi 40 mq.
L'attrezzatura comprende anche 4 forcole e tre remi per procedere in assenza di vento.
La costruzione della barca è in lamellare di mogano, ordinate in rovere e coperta in teak, come fatta nei cantieri tradizionali fino agli anni ‘30.
Il timone scorre su due agugliotti e funge anche da deriva.
Le paranze erano armate con rande anche di 130 mq più polaccone di circa un terzo e venivano costruite dal cantiere Bruni di S.Vito Chietino. Il materiale usato era rovere (quercia) e larice, in assenza di vento usavano una lunga pertica o trainate da gozzetti di circa 6 m., con due navigatori.


Approfitto di questa gentile memoria di Filippo per integrare la descrizione di "Cardillo": tipologia di barca conosciuta come "topo chioggiotto". Infatti i chioggiotti conoscevano molto bene le paranze anche perché alcune di mio nonno e dei Marinucci si erano trasferite a Chioggia e spesso facevano campagne di pesca insieme ai locali "Bragozzi". 
Le barche come "Cardillo" servivano a fare da spola giornaliera con le flotte pescherecce per portare i rifornimenti e riportare in porto il pescato, infatti tali campagne duravano non meno di una settimana, pertanto le caratteristiche del "topo" erano maneggevolezza e velocità.

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