Il Trittico di Terra d'Oro è composto da tre scene agresti, scritte da Luigi Dommarco e musicate da Guido Albanese per la Maggiolata abruzzese del 1925, una delle più trionfali di Ortona per le canzoni proposte anche da altri concorrenti, come Padre Settimio Zimarino e Antonio Di Jorio.
Il Trittico si compone di scene recitate dai figuranti e da parti cantate da solisti, duetti e in coro: La smarroccature, Quand’arvè le prime rose, La villegne; rappresentano la summa di quel processo di idealizzazione e celebrazione della canzonetta amorosa e festaiola abruzzese, qui Dommarco e Albanese furono i grandi mattatori; la scena agreste è tra le più elaborate e forse poco note di questi festival canori abruzzesi, che si uniscono alle altre canzoni della tradizione corale folkloristica, come La Savetarelle rielaborata dal M° Giuseppe Di Pasquale, oppure a La serenata de lu 'mbrijìche di Cameli e Di Jorio.
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