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16 maggio 2021

L'Abruzzo nella musica di Hector Berlioz. Harold in Italie, op.16, 3 mov. Serenata di un montanaro degli Abruzzi alla sua amata, 1834.

J.M.W. Turner, Il pellegrinaggio del giovane Aroldo (Childe Harold's Pilgrimage).


 


Hector Berlioz rimase affascinato dall’Abruzzo, cui dedicò nel 1834 una composizione dal titolo Sérénade d’un montagnard des Abruzzes à sa maîtresse, compresa nell'opera Harold in Italie” (Aroldo in Italia) op. 16, una sinfonia in quattro parti con viola solista e orchestra.
Harold in Italie di Berlioz fu ispirata da Il pellegrinaggio del giovane Aroldo di Lord Byron.

Basilio Cascella, Illustrazione abruzzese

Il terzo movimento, "Serenata di un montanaro degli Abruzzi alla sua amata", si apre con un brillante episodio, Allegro assai, in 6/8 che sembra assumere le movenze di una tarantella; ad esso segue la serenata vera e propria, Allegretto, nella quale emerge la voce del corno inglese, strumento idoneo a rappresentare il canto d’amore del pastorello nei confronti della sua amata. Nemmeno il canto struggente del pastorello riesce a coinvolgere Aroldo che, introdotto dalla viola con il suo tema, resta uno spettatore triste della scena.


"Serenata di un montanaro Abruzzese alla sua bella" (allegro assai) ha un impatto scenico con un tema di salterello affidato all'oboe ed all'ottavino che creano l'effetto di una zampogna. Al termine del salterello entra un Allegretto nel quale Berlioz ci fa ascoltare una serenata affidata alla voce del corno inglese. La voce di Aroldo si fa risentire con il ricordo del suo tema che si intreccia poi con le melodie pastorali dei montanari Abruzzesi. Dopo il ritorno dell'allegro assai col suo tema di salterello, nell'Allegretto la voce di Aroldo finalmente più disteso nei suoi pensieri, ci conduce al pianissimo finale.

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