Chi era San Giustino? Mito, storia e miracoli.
di Cristiano Vignali.
Nonostante diverse incertezze storiografiche, San Giustino è considerato vescovo e patrono di Chieti e la sua festività ricorre l’11 maggio.
Non esiste, infatti, una documentazione storiografica dalla quale estrapolare notizie specifiche sulla sua vita, ma i resoconti sulla reale esistenza di San Giustino, si attestano intorno al XV secolo.
Nel XVII secolo, lo storico teatino Girolamo Nicolino ha “ricostruito” la storia della vita di San Giustino mettendo insieme la leggenda di San Giustino, tramite alcune agiografie antecedenti.
Il Nicolino, nella sua opera storica su Chieti, menziona tre differenti ipotesi sulle origini di San Giustino:
– Nato a Siponto insieme alla nipote Giusta, morta a Bazzano dell’Aquila (proprio in quella zona, precisamente a Paganica, è vivo il culto di San Giustino confessore).
– Discendente di una nobile famiglia teatina.
– Un’eremita della Maiella che vive un una grotta, invitato dai cittadini di Chieti ad assumere la carica di Vescovo.
Nemmeno sul periodo in cui sarebbe vissuto il Santo c’è unanimità di vedute, ciò che è certo è che Giustino vive nella Tarda Antichità, nel periodo della crisi delle istituzioni dell’Impero Romano, delle invasioni barbariche e della cristianizzazione della società italico – romana.
Secondo alcuni, infatti, San Giustino vive e ricopre la carica di Vescovo di Chieti nel VI secolo, all’epoca della guerra fra Goti e Impero Romano d’Oriente e della calata dei Longobardi con la diffusione dell’arianesimo.
Mentre, secondo altri, San Giustino sarebbe vissuto fra III e IV secolo, presentato nelle memorie storiche come contemporaneo di Sant’Eusebio di Vercelli, il quale morì nell’anno 371 dopo trentuno anni di episcopato.
Dunque, l’anno della sua morte è incerto, tuttavia sappiamo che fu sepolto nella cattedrale innalzata sui resti di un tempio romano di Ercole, dedicata inizialmente a Santa Maria Assunta nel VI secolo, poi a San Tommaso dopo il sacco dei Franchi di Pipino Carlomanno nell’801, intitolata, infine, al vescovo Giustino dall’XI secolo, come attestato dai documenti del periodo normanno a noi pervenuti.
Numerosi i prodigi attribuiti a San Giustino di Chieti, tra i quali:
– Nicolino racconta che nell’835 i Teatini, minacciati dai Saraceni, chiesero aiuto a San Giustino il quale, scacciò il nemico con una colomba bianca.
– Nel 593, il suo sacro braccio portato in processione, salvò i raccolti dalle cavallette che avevano invaso le campagne di Chieti.
– A San Giustino sono state attribuite anche alcune guarigioni miracolose, come quella di una disabile fisica di nome Berta, nei pressi dell’arca di marmo del XV secolo contenente le sue spoglie mortali, posta nella cripta della Cattedrale di Chieti.
Ma, secondo alcuni studiosi, la devozione verso San Giustino apparve, solo nel 1432, ed è tutt’oggi molto sentita nel capoluogo marrucino che lo ricorda attualmente l’11 Maggio di ogni anno, anche se nel martirologio romano San Giustino compare il 1 gennaio e nel XVJ secolo la festa si celebrava il 14 gennaio, ma il cattivo tempo e il freddo di gennaio han causato lo spostamento della festività in una data che secondo alcuni sarebbe anche quella della fondazione della città.
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