Madonna del Carpine, le Verginelle, Rapino (CH), 1935. Foto: P. De Antonis, 1935 - Archivio Fotografico dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia. |
A Rapino (Chieti) l'otto maggio si celebra la "festa delle verginelle", in onore della Madonna del Carpine. Secondo la leggenda la Madonna apparve su un albero di carpine a un pastorello intento a pascolare il gregge.
Il ragazzo corse in paese per raccontare il miracolo e, tornato sul posto con i paesani, rinvenne la statua della Madonna.
Sul luogo fu costruita una chiesa nella quale è conservata la statua del miracolo.
La statua non viene mai portata fuori dalla chiesa: si racconta infatti che quando una volta si tentò di muoverla divenne tanto pesante che fu impossibile spostarla.
La ricorrenza dell'otto maggio è collegata inoltre a un intervento miracoloso della Madonna che liberò il paese dalla siccità facendo tornare la pioggia.
Nel corso della festa il momento centrale è rappresentato dalla processione delle verginelle, che sfilano insieme ai paggetti e alle figlie di Maria.
Tutti indossano un abito particolare, la "greca", e i diversi gruppi rappresentano differenti classi di età.
Le verginelle mostrano sulla tunica gli ori di famiglia, che in tal modo vengono esposti in processione e offerti simbolicamente alla Madonna del Carpine.
La particolare e accurata acconciatura delle verginelle viene preparata, dalle nonne e dalle madri, la mattina del giorno della festa.
Questa tradizione è tuttora molto viva, ed è forte il sentimento di devozione verso la Madonna, alla quale si attribuiscono miracoli anche recenti.
Testo: F. Floccia. Adattamento a cura della Redazione
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