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17 agosto 2022

Luigi Illuminati e Antonio Di Jorio, Canzoni abruzzesi.



Luigi Illuminati fu prete e professore di latino e Lettere di Atri, con l'amico Antonio Di Jorio scrisse varie canzoni per le Maggiolate e non solo, comprese le romanze e canzoni da camera.
Qui riproponiamo il repertorio classico abruzzese con
- Ciel'e mmare (VI Maggiolata, 1925)
- Luntane cchiù luntane (1923)
- E gire e vvole (1927)
- Lu piante de li staggiune (1929)
- A la fonte (1922)
- Core ferite (XXII Maggiolata, 1955).

17 gennaio 2022

Cesare Tudino, compositore di Atri del XVI sec.




CESARE TUDINO

Citta: Atri (TE), Roma

Data nascita: 1530?
Data morte: 1591-92

Nulla sappiamo della sua data di nascita né di quella di morte, ma i dati in nostro possesso ci fanno ritenere che sia nato in Atri (dove é testimoniato che vi fossero diversi parenti) intorno agli anni '30 del Cinquecento ed ivi morto dopo il 1590 , anno di pubblicazione, a Venezia, della sua ultima raccolta di musiche.
Da un'annotazione di pagamento redatta in un libro di conti conservato nell'Archivio Capitolare di Atri, la sua morte sembrerebbe da far risalire al periodo compreso tra gli ultimi mesi del 1591 e i primi del 1592.
Per quanto riguarda la sua formazione musicale si ritiene che sia avvenuta nella sua stessa cittá, nella scuola musicale della Cattedrale, istituita nella prima metá del '500 da Julio Quintio Fileon. Non si esclude peró che sia stato puer cantor in San Giovanni in Laterano in Roma, nelle cui carte d'archivio risulta appunto in tale veste, nel 1543, un tal Cesare soprano. L'ipotesi potrebbe essere avvalorata dal fatto che in seguito, negli anni 1558-59, il Tudino prestó sicuramente la sua opera di organista nella Basilica romana.
Fu canonico nella Cattedrale di Atri dove operó per alterni periodi come musicista dal 1552 al 1588. Fu forse musico alle dipendenze del marchese Giovan Iacopo Trivulzi di Vigevano, al quale dedicó Li madrigali a Note Bianche et Negre cromatiche et Napolitane a 4, Venezia, Scotto, 1554, e presso la corte atriana degli Acquaviva d'Aragona, dedicando al duca Giovan Girolamo Il primo libro delli soi madrigali a 5 voci, stampato a Roma il 9 gennaio 1564, e al di lui figlio, duca Alberto, il primo libro delle Missae Quinque Vocum, stampato da Vincenti a Venezia nel 1589. Oltre a tali opere, di lui ci rimangono ( sparsi in biblioteche ed archivi di tutta Europa ed America): Mottettorum quinque vocibus Liber primus, Venezia, Vincenti, 1588 (dedicati al cardinale Ottavio Acquaviva, fratello del duca d'Atri Alberto); Magnificat omnitonum a 4 e a 8 voci, Venezia, Vincenti, 1590 (dedicati al vescovo di Atri e Penne, Giovan Battista De Benedictis).
Molte sue canzoni "alla napolitana" sono comprese in antologie dell'epoca. Inoltre, presso la Staats-und Stadtbibliothek di Augsburg, sono conservate alcune sue opere manoscritte. Ne testimoniano la fortuna presso i suoi contemporanei la grande importanza delle cariche avute, la presenza di sue composizioni in raccolte altrui (a mo' di garanzia di qualitá), il prestigio dei tipografi che ne stamparono le opere, nonché, fatto forse unico nella storia musicale rinascimentale, una lapide marmorea conservata nel Museo Capitolare di Atri, che riproduce un canone a quattro voci del musicista, dedicato a S. Cecilia (1577).

Marco Della Sciucca


Da: http://www.abruzzomusicaantica.org/tudino.php


 


 

31 ottobre 2020

Ad Atri l’Archivio-Museo del compositore M°Antonio Di Jorio (Atessa, 28 giugno 1890 – Rimini, 12 dicembre 1981).


Ad Atri l’Archivio-Museo del M°Antonio Di Jorio.


Antonio Di Jorio (Atessa, 28 giugno 1890 – Rimini, 12 dicembre 1981)


L’ARCHIVIO-MUSEO ANTONIO DI JORIO DI ATRI (TE)

L’Archivio-Museo “Antonio Di Jorio” di Atri fu aperto al pubblico il 14 dicembre 1996, in seguito al lascito bibliografico e documentario fatto dalla figlia Pasquina al Comune di Atri.
È l’archivio musicale più ricco d'Abruzzo, con oltre cinquecento opere manoscritte del compositore Antonio Di Jorio. Collabora con istituti di ricerca e varie università italiane, per lo studio, lo scambio, la consultazione delle opere e l’elaborazione di tesi di laurea ad indirizzo musicologico. Si compone di cinque sezioni: opere manoscritte, biblioteca privata del maestro, epistolario, sezione espositiva, documenti sonori rari. La visita è gratuita e aperta a tutti, mentre la consultazione delle opere manoscritte è consentita agli specialisti del settore, previa apposita autorizzazione.

L’Archivio Di Jorio ha pubblicato i seguenti compact-disc con musiche di Antonio Di Jorio:

  • 1. Suspiro (Arie italiane e napoletane. Soprano Maura Maurizio, pianista Marco Moresco, 1998, cd ADJ001, DDD);
  • 2. La musica da camera (Artisti vari. 1999, cd ADJ002, DDD);
  • 3. L’infinito (Romanze e canzoni italiane. Concezio Leonzi, pianista Marco Della Sciucca, 1999, cd ADJ003, DDD);
  • 4. L’Abruzzo sinfonico di Antonio Di Jorio (Orchestra Sinfonica di Pescara, direttore Donato Renzetti, 2001, cd ADJ004, DDD);
  • 5. La musica sacra (due messe per coro maschile e orchestra d’archi, Ave Maria. Schola Cantorum e Orchestra “Aristotele Pacini”, tenore Carlo Assogna, baritono Paolo Speca, direttore Concezio Leonzi, 2003, cd ADJ005, DDD).
  • 6. La magia dell’operetta (soprano Manuela Formichella, tenore Carlo Assogna, Roberto Rupo, pianoforte. 2004, cdADJ006, DDD).
  • 7. Canzone di giovinezza, canzoni italiane (soprano Cristina Casillo, Orchestra diretta da Concezio Leonzi, 2011, cdADJ007, DDD).
  • 8. Primmo ammore, canzoni napoletane (soprano Maria Rita D’Orazio, Orchestra diretta da Concezio Leonzi, 2012, cdADJ008, DDD).
  • 9. Di Jorio senza parole. “Fiori d’Abruzzo”, Otto quintetti per fiati (Canti abruzzesi di Antonio Di Jorio, trascritti per quintetto di fiati da Concezio Leonzi, flauto Marco Felicioni, oboe Antonio Verdone, clarinetto Luciano Vittorio Di Bernardo, corno Antonio Russo, fagotto Alfonso Patriarca. 2016, cdADJ009, DDD). di questa raccolta l'Archivio Di Jorio ha pubblicato le partiture in apposito volume a stampa (le partiture e le parti staccate per i cinque strumenti possono essere gratuitamente scaricate da questo sito.

foto Antonio Di Jorio

chi è Antonio Di Jorio

Note artistiche e biografiche di Concezio Leonzi.

Documenti da scaricare:


Note artistiche e biografiche di Concezio Leonzi.
















Da: comune.atri.te.gov.it


M° Antonio Di Jorio, raccolta di canti popolari abruzzesi.

M°Antonio Di Jorio, raccolta di canti popolari abruzzesi.


Raccolta di canti e canzoni popolari in dialetto abruzzese, musicate da Antonio Di Jorio:
1 - FIORI D'ABRUZZO N. 1, eseguita dal M. Concezio Rosa 
2 - DIN DON - CAMPANELLE (Cesare De Titta-A. Di Jorio), Esegue la Corale "Cesare De Titta di Perano 
3 - MARE NOSTRE (Di Jorio-Luigi Illuminati), esegue il Coro "Giuseppe Verdi" di Teramo 
4 - MI TE' SETE (Nino Saraceni-DI Jorio) canta Luciano Flamminio, Teatro Fenaroli, Lanciano 
5 - ABRUZZE ME', esegue la Corale Tommaso Coccione di Poggiofiorito 
6 - ADDIJE ADDIJE MUNTAGNE (Ottaviano Giannangeli-Di Jorio), esegue la Corale Tommaso Coccione di Poggiofiorito 
7 - AMORE CHE SE NE VA (Luigi Illuminati-Di Jorio), canta Luciano Flamminio 
8 - AMORE ME' (De Titta-Di Jorio), esegue Luciano Flamminio 
9 - E GGIRE E VOLE (Illuminati-Di Jorio), canta Luciano Flamminio 
10 - LA CANZONE DI NONNE (Aniello Polsi), eseguta dalla Corale Antonio Di Jorio di Atri 
11 - LA BUSTARELLE (Giannangeli-Di Jorio), Corale Tommaso Coccione, Poggiofiorito 
12 - LU PIANTE DE LI STAGGIUNE (Illuminati-Di Jorio), esegue la Corale Antonio Di Jorio di Atri 
13 - LU RIFILATORE (Giulio Sigismondi-Di Jorio) 
14 - LU SANT'ANTONIE (anonimo, rimusicato da Di Jorio), Corale Antonio Di Jorio, Atri 
15 - MAMMA, scritta da A. Di Jorio, Corale Antonio Di Jorio, Atri 
16 - 'N CI PINZA' (scritta e musicata da A. Di Jorio), canta Luciano Flamminio 
17 PAESE ME', scritta da Antonio Di Jorio, esegue il Coro polifonico di Pescara diretto dal M. Nicola Russo 
18 - QUANDE MAMME MI DICE (Versi di C. Ceprano, musica A. Di Jorio), Corale Tommaso Coccione, Poggiofiorito 
19 - FAMME MURì (Versi C. De Titta, musica A. Di Jorio), esegue Luciano Flamminio per la Corale Tommaso Coccione, Poggiofiorito 

M° Antonio Di Jorio


VITA DI ANTONIO DI JORIO - MUSICISTA ABRUZZESE 
Pietro Antonio Di Jorio, detto familiarmente Angeluccio, nasce nel 1890 da una famiglia di ATESSA (CH).
Diplomatosi il 15 novembre 1909, Di Jorio intraprende la sua carriera nella Napoli del primo Novecento, mantenendosi con la sua arte: come direttore di spettacoli di rivista e come pianista, non di rado prestandosi ad accompagnare le prime pellicole cinematografiche mute. Ma intanto scrive canzoni napoletane e inizia a riscuotere i primi successi, facendosi conoscere e apprezzare da grandi nomi della cultura, come Di Giacomo, E. A. Mario, Scarfoglio e Serao. Su questa scia, dal 1911, si decide a un nuovo passo avanti, cimentandosi con il genere dell'operetta. Vedono così la luce La pecorella smarrita, La traversata dell'Atlantico e altri sedici lavori di qui al 1948. Dopo la prima guerra mondiale, nel 1919, il maestro rientra al paese natale, Atessa, dove un anno dopo sposa la fidanzata Caterina Rafanelli, da cui avrà la figlia Pasquina. Torna così, stavolta da direttore, alla banda musicale cittadina. Si apre a questo punto il periodo dominato dalla canzone abruzzese. Forte dell'esperienza bandistica, conosciuti i poeti Cesare De Titta e Luigi Illuminati, Di Jorio avvia una commistione tra forme strumentali e canore, trasponendo le proprie canzoni in marce o facendole accompagnare dalla banda. Non abbandonerà mai questo genere, e comporrà, nell'arco di tutta la vita, ben 112 canzoni abruzzesi che tuttora popolano i repertori dei cori regionali, imponendosi come autore di melodie popolari e introducendo in esse anche un nuovo gusto, più sobrio, delle realizzazioni armoniche. Per molti anni Di Jorio dirige la banda di Atri, e in seguito quella di Ripatransone, nelle Marche, dove sarà impegnato anche nell'insegnamento, e presso il teatro "Luigi Mercantini". Finché, nel 1932, vince il concorso per una cattedra di musica e canto alle magistrali, risultando secondo a livello nazionale. Nominato professore a Forlimpopoli e ancora attivo come direttore bandistico a Rimini, Di Jorio inaugura qui un'altra fase importante della propria carriera musicale sperimentando il genere sinfonico (con Abruzzo, Prima rapsodia abruzzese, Sogno di bimbi, Terra d'Aligi e altri lavori), quello lirico (con le opere A la fonte, L'inghippo, La Magalda e La vergine di Cesarea) e quello sacro (con le messe Assumpta est Maria, Est vita ventura, Haec dies e Jesus Redemptor), senza dimenticare la musica da camera. Ma l'estro di Di Jorio continua a esprimersi contemporaneamente in vari ambiti, come è testimoniato dalle collaborazioni con la coreografa Liliana Merlo, con la quale realizza il balletto Egloga abruzzese, fantasia coreografica su trama di Giuseppe Garofalo rappresentata al Cineteatro Pomponi di Pescara nel 1960 con repliche al Teatro romano di Juvanum nel 1962 e nel 1964 al Teatro Comunale di Atri, e da quella con il regista Guido Salvini per la messa in scena di La Figlia di Iorio di Gabriele D'Annunzio, presso il Teatro-monumento di Pescara, nell'agosto del 1963, interpretata da Salvo Randone, Laura Carli, Giulio Bosetti, Claudia Giannotti, Elena Zareschi e Giuliana Lojodice. I manoscritti del maestro, donati al comune di Atri, hanno formato l'Archivio Di Jorio, istituito nel 1996.

8 luglio 2020

ARCA - Associazione Regionale Cori d'Abruzzo.




ARCA - Associazione Regionale Cori d'Abruzzo.


Cori associati ARCA

Da qualche anno oltre 100 cori fanno parte della nostra Associazione Regionale

Totale cori associati: 81