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19 novembre 2022

Domenico Di Matteo: Antichi rosoni d'Abruzzo, vol.2.


Ed eccoci finalmente, come promesso, alla pubblicazione del secondo Poster dedicato ai Rosoni d'Abruzzo. Questo progetto vuole essere un atto d'amore verso la mia terra d'Abruzzo e l'occasione per mostrare a molti i suoi preziosi tesori d'arte. Per correttezza, preciso che esistono, in realtà, ancora una decina di rosoni (di recente costruzione) che, per varie ragioni, ho deciso di escludere. In questo secondo poster sono immortalati i rosoni di:

L'Aquila - Santa Maria di Collemaggio 1

L'Aquila - Santa Maria di Collemaggio 2

L'Aquila - Santa Maria di Collemaggio 3

L’Aquila - Santa Maria di Roio

Magliano dei Marsi - Santa Lucia

Manoppello - Santa Maria Arabona 1

Manoppello - Santa Maria Arabona 2

Manoppello - Volto Santo

Miglianico - San Michele Arcangelo

Monteodorisio - Santa Maria delle Grazie

Morro d'Oro - Santa Maria di Propezzano

Mosciano Sant'Angelo - San Rocco

Nereto - San Martino

Ortona - San Tommaso Apostolo

Ortona dei Marsi - San Giovanni Battista

Pacentro - San Marco

Palena - Madonna del Rosario

Penne - San Massimo

Pescara - Sacro Cuore di Gesù

Pescina - Santa Maria delle Grazie

Pescocostanzo - San Giovanni Battista

Pianella - Santa Maria Maggiore

Popoli - San Francesco

Rocca di Cambio - Santa Lucia

Rocca di Mezzo - Santa Maria della Neve

Rosciolo dei Marsi - Santa Maria delle Grazie

San Buono - San Lorenzo

San Giovanni Lipioni - Santa Liberata

San Valentino in A.C. - San Rocco

Sant'Omero - Santa Maria a Vico

Scanno - Santa Maria della Valle

Scanno - Sant'Antonio

Scurcola Marsicana - Sant'Egidio

Spoltore - San Panfilo Fuori le Mura

Sulmona - Santa Maria della Tomba

Tagliacozzo - Monastero Santi Cosma e Damiano

Tagliacozzo - San Francesco

Teramo - Santa Maria Assunta

Teramo - Santuario della Madonna delle Grazie

Tocco da Casauria - Santa Maria delle Grazie

Valle Castellana - San Vito

Vasto - San Giuseppe.

Domenico Di Matteo: Antichi rosoni d'Abruzzo, vol.1.


Un lavoro durato quasi due anni. Una ricerca impegnativa sul territorio della intera regione per documentare con le immagini un grande tesoro artistico della terra d'Abruzzo. Due poster di alto valore storico e artistico.    
Volume 1 : Le immagini sono state scattate a:

Aielli - Santissima Trinità Alba Fucens - San Nicola 
Anversa degli Abruzzi - Santa Maria delle Grazie 
Arielli - San Rocco Assergi - Santa Maria Assunta 
Atessa - San Leucio - Santa Croce 
Atri - Santa Maria Assunta 
Bazzano - Santa Giusta Fuori le Mura - Santa Giusta Fuori le Mura 
Bominaco - Oratorio di San Pellegrino 
Bussi - Santa Maria di Cartignano
Capistrello - Sant'Antonio da Padova 
Caramanico - San Domenico - San Tommaso Becket 
Carpineto della Nora -  San Bartolomeo 1 e 2 
Carunchio - Santa Maria
Casoli - Santa Reparata 
Castel Frentano - San Rocco 
Castiglione Messer Marino - San Michele 
Celano - San Giovanni Battista 
Cellino Attanasio - Santa Maria La Nova 
Cepagatti - Santa Lucia
Cerchio - SS. Giovanni e Paolo 
Chieti - San Francesco - San Giustino 1 e 2
Civitaretenga - Santa Maria delle Grazie 
Civitella del Tronto - San Francesco
Cocullo - Santa Maria delle Grazie 
Gagliano Aterno - San Martino 
Giulianova - Madonna dello Splendore 
Goriano Sicoli - Santa Maria Nova 
Guardiagrele - Santa Maria del Carmine 
Lama dei Peligni - San Nicola e San Clemente
Lanciano - Santa Lucia - Santa Maria Maggiore 1 e 2 
L’Aquila - San Silvestro  - Santa Giusta  - Santa Maria degli Angeli.

15 novembre 2022

Modesto Parlatore di Orsogna e le sue opere.


Modesto Parlatore (Orsogna, 5 marzo 1849 – Roma, 6 marzo 1912) è stato scultore e architetto.
Nel 1870 Parlatore ottenne un finanziamento dalla città di Orsogna per studiare a Roma e si iscrisse all'Istituto delle Belle arti con il professor Tito Angelini. Lì si dedicò alla scultura e all'architettura. A Roma fu incoraggiato dal pittore Annibale Angelini. In questi primi anni scolpì ed esibì opere come Busto di vedova, Busto di anziano, un Busto del re Umberto in bronzo e uno del Generale Garibaldi.
Nel 1877 ricevette il suo primo premio per un'opera in mostra a Ginevra, in Svizzera.
Completò dei progetti, mai realizzati, per un Monumento all'Eroe di Caprera (Garibaldi) da erigere a Chieti in piazza San Giustino e per un Monumento a Quintino Sella.
Lavorò come architetto in numerosi restauri e prestò servizio in alcune commissioni per esaminare progetti di monumenti, tra cui quella che si doveva occupare di un monumento a Vittorio Emanuele II che venne poi eretto a Spoleto. Tuttavia, poiché si era lamentato della possibile corruzione nel processo di selezione, venne escluso dalle commissioni a Roma. Secondo Verlengia, Parlatore costruì il tabernacolo per ospitare la reliquia del Santo Bambino nella chiesa parrocchiale di Lama dei Peligni.
Nel 2021 una serie di opere e modelli donati dal Parlatore alla sua provincia furono raccolti in una dépendance del Museo Orsognese Arte Musica, situato nella Torre di Bene a Orsogna. Per il paese natio, Parlatore realizzò il paliotto d'altare di San Rocco con una veduta di Orsogna, ma questo fu trafugato nel 1946 dalla chiesa.
Tra le sculture ci sono quattro statue di stucco a grandezza naturale: La Sorpresa, Il Ravvedimento, Il Fromboliere e Vir Plebeus ad Forum. Ci sono anche un bassorilievo in stucco raffigurante San Rocco tra gli appestati, uno scudo araldico della città di Guardiagrele, e dieci mezzi busti in bronzo, stucco e terracotta.
Parlatore scolpì anche una targa dedicata ai soldati italiani caduti durante la Guerra d'Eritrea (Monumento ai Caduti di Saati e Dogali), situata vicino alla Chiesa di Santa Chiara di Lanciano, dove prima si trovavano caserme per il contingente poi morto nel conflitto.
Orsogna in ricordo dello scultore, ha allestito una mostra di sue sculture in gesso presso la Torre di Bene.
A Roma al Pincio è il suo busto di Gabriele Rossetti